L’innovazione rappresenta un aspetto cruciale per il progresso dei territori, e i recenti sviluppi nel Triveneto e nel Mezzogiorno ne sono un chiaro esempio. Grazie a una nuova iniziativa della Sissa – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, sono stati selezionati undici progetti che si concentrano su settori chiave come sanità, infrastrutture, nautica e valorizzazione del patrimonio culturale. Un investimento complessivo di 1,7 milioni di euro per il Triveneto e 900 mila euro per il Mezzogiorno mira a promuovere la ricerca e lo sviluppo attraverso il Consorzio iNEST , un progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Pnrr, coinvolgendo tre università e ventiquattro aziende del settore.
I progetti selezionati e i loro obiettivi
I progetti approvati rientrano nel contesto dello Spoke 9, che ha come fulcro i gemelli digitali, una tecnologia che replica digitalmente oggetti o sistemi reali per migliorare la loro gestione. Gianluigi Rozza, Professore di analisi numerica e calcolo scientifico alla Sissa, ha sottolineato l’importanza dei bandi a cascata, evidenziando come questi progetti siano cruciali per alimentare l’innovazione. L’obiettivo principale è quello di promuovere la digitalizzazione dei processi, dei prodotti, dei servizi e delle infrastrutture, utilizzando modelli analitici per creare e gestire i gemelli digitali.
Nello specifico, i progetti in ambito medico-sanitario sono orientati a migliorare la qualità della vita dei pazienti. L’idea consiste nella realizzazione di repliche digitali di parti dell’organismo umano, il che consente ai ricercatori e ai medici di avere una comprensione più profonda delle patologie croniche e delle malformazioni congentiali. L’uso di simili tecnologie potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nel modo di affrontare queste problematiche, facilitando interventi di diagnosi e cura più precisi.
Innovazione nelle infrastrutture e gestione del territorio
Un altro settore di grande interesse riguarda le infrastrutture e la gestione del territorio. Il progetto prevede la creazione di gemelli digitali delle infrastrutture, con l’intento di simulare la manutenzione delle gallerie e di altri elementi infrastrutturali. Questa simulazione permette di determinare le modalità e i tempi di intervento, rendendo il processo di manutenzione più efficiente e meno costoso.
Particolare attenzione viene prestata alla Laguna di Venezia, dove verrà realizzato un prototipo sperimentale per la simulazione di scenari futuri. Questo modello aiuterà nella pianificazione, progettazione e gestione, offrendo strumenti predittivi preziosi per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici e all’urbanizzazione crescente. Il prototipo sarà accessibile gratuitamente all’Autorità per la Laguna di Venezia, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni e ricerca per il bene della comunità.
Il futuro degli investimenti nel Nord-Est e nel Mezzogiorno
La scelta di investire in questi ambiti non è casuale. La digitalizzazione sta diventando un elemento centrale nell’evoluzione delle economie locali. Investimenti come questi non solo mirano a migliorare le capacità dell’industria e dei servizi, ma anche a formare una nuova cultura imprenditoriale che possa affrontare le sfide del futuro. L’integrazione tra università e aziende, promossa dal consorzio iNEST, rappresenta un modello che potrebbe essere replicato in altri contesti per stimolare l’innovazione e sfruttare al meglio le risorse a disposizione.
Con il supporto economico del Pnrr, il Triveneto e il Mezzogiorno si preparano a un periodo di crescita e sviluppo che potrebbe rivoluzionare diversi settori dell’economia. La speranza è che questi progetti non solo portino benefici immediati, ma contribuiscano a costruire fondamenta solide per il futuro del lavoro, della salute e della cultura in queste regioni.
Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2024 da Armando Proietti