Nuovi progetti per combattere povertà e disoccupazione giovanile a Napoli

L’Arcidiocesi di Napoli lancia progetti per combattere povertà e disoccupazione giovanile, valorizzando il patrimonio culturale attraverso la Casa Bartimeo e il Museo Diocesano Diffuso, promuovendo inclusione sociale.
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Nuovi progetti per combattere povertà e disoccupazione giovanile a Napoli - Gaeta.it

L’Arcidiocesi di Napoli ha avviato un’iniziativa ambiziosa per affrontare le sfide sociali della regione, focalizzandosi su povertà e disoccupazione giovanile. Durante la presentazione di due progetti significativi, l’Arcivescovo don Mimmo Battaglia ha evidenziato la necessità di utilizzare il patrimonio artistico e culturale della Chiesa per promuovere un nuovo impegno sociale. Le iniziative, denominate Polo della Carità “Casa Bartimeo” e Mudd – Museo Diocesano Diffuso di Napoli, puntano a restituire speranza e opportunità ai giovani.

Il Polo della Carità “Casa Bartimeo”

Casa Bartimeo, situata a San Pietro ad Aram, rappresenta una delle prime opere realizzate nell’ambito del nuovo progetto.” Questo centro di accoglienza è concepito come un luogo di inclusione e sostegno per le fasce più vulnerabili della popolazione. Il progetto nasce dall’idea di utilizzare le risorse disponibili nella diocesi, come chiese e terreni, per sviluppare un modello di imprenditoria giovanile che possa generare benefici per la comunità.

Nel corso della presentazione, don Mimmo Battaglia ha sottolineato l’importanza della collaborazione con i giovani. “Negli ultimi due anni, durante la Giornata Mondiale della Gioventù, si era creato un sentimento di appartenenza e responsabilità, il cui risultato si traduce oggi in progetti concreti.” La Casa Bartimeo ha lo scopo di diventare un simbolo di rinascita, un luogo dove i giovani possono trovare opportunità di lavoro e crescita personale. La speranza è pertanto di accendere una fiaccola di solidarietà in vista del Giubileo, indossando il vestito della carità.

Il Museo Diocesano Diffuso di Napoli

Il Mudd è il secondo progetto che si affianca alla Casa Bartimeo. Questa iniziativa ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio ecclesiastico di Napoli, trasformando le chiese e gli spazi di culto in punti di attrazione culturale per la comunità. La creazione di un Museo Diocesano Diffuso permetterà non solo di preservare l’arte e la cultura locali, ma anche di avviare programmi destinati a giovani artisti e artigiani.

La diocesi napoletana si propone di aprire queste meraviglie artistiche al pubblico, offrendo occasioni di studio e lavoro a chi volesse specializzarsi nel settore. In questo modo, il museo diventa strumento di inclusione sociale e di valorizzazione delle identità culturali locali. Dallo studio delle opere d’arte all’implementazione di attività formative per i ragazzi, il Mudd si prefigura come uno dei pilastri della rinascita culturale di Napoli.

Collaborazioni e sostenibilità

La Curia napoletana ha scelto di dotarsi di strumenti operativi efficaci, come l’Arcidiocesi di Napoli – Ramo ETS, per affrontare le sfide sociali. Questa nuova entità si concentrerà sulle cosiddette fasce marginali e marginalizzate, contribuendo a progetti di inclusione lavorativa. Un elemento fondamentale è il sostegno della Fondazione Con il Sud, che cofinanzierà i progetti, raddoppiando le risorse raccolte grazie alla generosità di partner locali, come la Provincia napoletana dei Frati Minori e la Fondazione Grimaldi.

Suor Marisa Pitrella, direttrice della Caritas di Napoli, ha evidenziato come la nuova organizzazione offra finalmente una struttura che consenta di migliorare l’assistenza ai più deboli. “L’implementazione di progetti tangibili come Casa Bartimeo ha come fine ultimo quello di portare assistenza e opportunità a chi ne ha maggiormente bisogno.

Obiettivi futuri

Il presidente di Fondazione Con il Sud, Stefano Consiglio, ha posto l’accento sull’importanza della cooperazione tra le diverse realtà del territorio napoletano. La rete di collaborazione non si fermerà soltanto a Napoli, ma si prefigge di estendersi ad altre città e diocesi. L’obiettivo è quello di replicare e condividere buone pratiche già collaudate, rafforzando la coesione tra i progetti e creando connessioni tra iniziative simili.

In un periodo complesso come quello attuale, l’azione della Chiesa e delle istituzioni si misura dalla capacità di lavorare insieme per creare un cambiamento positivo. L’incombente Giubileo del 2025 rappresenta un’ottima occasione per far crescere questi progetti e dare voce ai tanti giovani in cerca di una direzione.

Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Elisabetta Cina

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