Le indagini sulla rapina avvenuta il 31 dicembre 2024 in un ufficio postale di Vezzano Ligure, in provincia di La Spezia, stanno facendo significativi progressi. Le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri, hanno messo a punto un quadro più chiaro riguardo i responsabili del colpo, che ha fruttato un bottino di 135mila euro. Secondo le ricostruzioni, l’operazione sarebbe stata orchestrata da un gruppo di trasfertisti provenienti dal sud Italia, con base ad Aulla, nel vicino comune di Massa Carrara.
la dinamica della rapina
Secondo gli inquirenti, i rapinatori avrebbero messo in atto un’azione ben pianificata. Vestiti con maschere e armati di una pistola che si rivelò poi un giocattolo, i criminali sarebbero entrati nell’ufficio postale attorno alle 8 del mattino. Poco prima dell’apertura al pubblico, hanno sequestrato la direttrice, creando una situazione di terrore. Il piano prevedeva di attendere l’apertura dei temporizzatori tanto del postamat quanto della cassaforte. Una volta aperti, i rapinatori hanno rapidamente arraffato il denaro e si sono dileguati a bordo di due veicoli, il cui uso successivo ha alimentato le indagini.
le indagini dei carabinieri
Le operazioni investigative sono state condotte dai carabinieri del comando di Vezzano Ligure in collaborazione con i militari della radiomobile di Sarzana. Visionando ore di immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza installate nel comune di Vezzano e nei dintorni, gli inquirenti sono riusciti a risalire ai due veicoli utilizzati dai rapinatori. Questi ultimi erano stati rubati nei giorni antecedenti alla rapina, precisamente a Pontremoli e La Spezia, località non troppo distanti dalla scena del crimine. Nonostante lo shock della rapina, l’attività investigativa ha portato a risultati concreti.
la scoperta dei veicoli rubati
Poco dopo il furto, i veicoli sono stati rinvenuti abbandonati nel centro di Aulla. Qui, gli inquirenti hanno potuto raccogliere indizi cruciali. Le analisi delle impronte digitali e delle tracce biologiche rinvenute all’interno delle auto hanno aperto un’importante pista per l’identificazione dei presunti autori. L’unità dei carabinieri, insieme ai tecnici del Ris di Parma, ha svolto un lavoro meticoloso, che ora sembra avvicinarsi alla conclusione, con le indagini che si arricchiscono sempre più di dettagli.
verso l’emissione degli avvisi di garanzia
A seguito dei progressi nelle indagini, si prevede che nei prossimi giorni possano essere emessi gli avvisi di garanzia nei confronti degli indagati. Questa fase operativa sarà coordinata dal sostituto procuratore Elisa Loris della Procura della Spezia. La legalità e la sicurezza dei cittadini sono prioritarie, e le forze dell’ordine sono determinate a perseguire i responsabili di questo crimine, riportando giustizia e serenità in una comunità scossa da questo evento.