La tragica morte di Sharon Verzeni, la donna di 33 anni uccisa a coltellate a Terno d’Isola, continua a occupare la cronaca di Bergamo. A tre settimane dall’accaduto, i Carabinieri hanno convocato i familiari della vittima per fornire ulteriori dettagli in merito a un caso che mantiene alta l’attenzione degli inquirenti e della comunità locale.
Il sopralluogo delle forze dell’ordine
Convocazione dei familiari in caserma
Oggi, i Carabinieri della provincia di Bergamo hanno convocato in caserma la sorella, il cognato e il fratello di Sharon Verzeni per ascoltarli riguardo le circostanze dell’omicidio avvenuto la notte tra il 29 e il 30 luglio. I familiari sono arrivati al comando provinciale di via delle Valli intorno alle 14:30, presenti senza assistenza legale, per essere interrogati come testimoni. Melody, la sorella maggiore, e Cristopher, il fratello, hanno fornito informazioni cruciali a supporto delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Emanuele Marchisio.
Queste audizioni rientrano nelle operazioni dei Carabinieri, che hanno già interrogato il compagno di Sharon, Sergio Ruocco, e il padre, Mario. L’alibi di Ruocco è stato confermato, ma le forze dell’ordine stanno esplorando ulteriormente i rapporti di Sharon con il suo compagno per verificare se ci fossero dinamiche più complesse alla base dell’omicidio.
Approfondimenti sulla vita di Sharon
Indagini dettagliate sulla vittima
Gli investigatori stanno svolgendo un lavoro meticoloso per ricostruire la vita di Sharon prima della sua morte. Nonostante la sua vita apparisse normale, con una professione da barista al ‘Vanilla‘ di Brembate e poche amicizie, l’analisi approfondita delle sue abitudini potrebbe rivelare elementi utili per il caso. Negli ultimi tempi, Sharon aveva iniziato a seguire un programma di dieta che prevedeva passeggiate serali, una delle quali si è tragicamente conclusa con il suo decesso.
Le indagini hanno svelato che la donna è stata accoltellata con particolare violenza, subendo quattro coltellate, di cui tre risultate mortali. Le domande intorno all’episodio rimangono irrisolte: era un attacco mirato o solo il gesto impulsivo di un individuo instabile? Questi interrogativi sono al centro della ricerca degli inquirenti, che stanno cercando di chiarire i motivi e le dinamiche sottese al delitto.
Analisi delle telecamere di sorveglianza
Segnalazioni di presenze sospette
Un elemento di grande interesse per le indagini riguarda le venti sagome individuate nelle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza nella zona di Terno d’Isola, sia prima che dopo l’omicidio. Sebbene l’analisi di queste immagini si presenti complicata a causa della loro qualità , esse potrebbero rivelare informazioni preziose sulle persone che si trovavano nei dintorni al momento dell’accaduto. Le riprese, provenienti da circa 60 telecamere pubbliche e private, includono individui a piedi, in auto e in bicicletta, il che rende l’operazione di identificazione complessa ma cruciale.
Le indagini sono state ampliate oltre i confini di Terno d’Isola, portando a una ricerca più capillare di eventuali estranei che potrebbero aver assistito al crimine. Con il passare dei giorni dal delitto, la speranza di raccogliere informazioni dai testimoni diretti è calata, anche se le forze dell’ordine hanno lanciato appelli pubblici sin dal primo giorno per chiunque potesse fornire dettagli utili. Questo passo è fondamentale per fare luce su un caso che ha sconvolto l’intera comunità .
Intervento dei Carabinieri e supporto tecnologico
Collaborazione con esperti del crimine
Fin dal giorno immediatamente successivo al delitto, i Carabinieri hanno attivato un sistema di feedback con la popolazione per raccogliere tutte le informazioni disponibili. I primi a soccorrere Sharon dopo il suo accoltellamento sono stati una coppia di passanti e una residente del luogo, segnando un primo passo fondamentale per salvare la vita della vittima, la quale, prima di perdere conoscenza, era riuscita a contattare i servizi d’emergenza.
Per affinare e rendere più nitide le immagini delle telecamere, le forze dell’ordine hanno collaborato con esperti del Ros, i quali stanno utilizzando tecnologie avanzate per migliorare la visibilità e l’analisi delle registrazioni di bassa qualità . Questa sinergia tra le forze dell’ordine e i professionisti del settore rappresenta un passo decisivo per tracciare il profilo del possibile assassino e per ottenere notizie preziose da incrociare con le audizioni dei familiari e di altri testimoni. La comunità di Terno d’Isola attende ansiosamente sviluppi significativi in merito a questa indagine complessa e delicata.