L’atteso sequel ‘nella tana dei lupi 2 – Pantera’, che ha debuttato nei cinema il 6 marzo, ha riacceso l’interesse per un’industria cinematografica italiana che non smette di sorprendere. Con la regia di Christian Gudegast, il film vede protagonisti due volti noti del panorama internazionale: Gerard Butler e O’Shea Jackson Jr. I due riprendono i loro ruoli iconici del detective ‘Big Nick’ O’Brien e del ladro Donnie Wilson. In aggiunta, il cast si arricchisce della presenza di Salvatore Esposito e Fortunato Cerlino, già amati dal pubblico per la loro interpretazione in ‘Gomorra – La serie’.
Un’industria in crescita: il messaggio di Salvatore Esposito
Salvatore Esposito, in un’intervista a Roma, ha espresso la sua opinione riguardo alla necessità di smettere di sentirsi inferiori rispetto alle produzioni americane. “Dobbiamo smettere di avere questa sudditanza verso le produzioni americane, non siamo inferiori a nessuno”, ha dichiarato il noto attore. Aggiunge che se gli Stati Uniti avessero prodotto un’opera di successo come ‘Gomorra’, avrebbero generato una miriade di film e serie basati su di essa. In Italia, invece, c’è l’impressione che si producano troppi contenuti, a scapito della qualità . La sua proposta è di concentrare gli sforzi su meno produzioni, ma con standard più elevati e budget adeguati, per valorizzare davvero il talento italiano.
L’importanza della cinematografia italiana: il parere di Fortunato Cerlino
Anche Fortunato Cerlino ha condiviso un punto di vista simile a quello di Esposito. “Dimentichiamo troppo spesso quanto sia importante la cinematografia italiana nel mondo e questo è un vero peccato”, ha detto l’attore. Secondo lui, sono spesso i colleghi americani a riconoscere la qualità della recitazione italiana, che si distingue per le sue peculiarità . Questa consapevolezza dovrebbe spingere l’industria cinematografica italiana a valorizzare e sostenere il proprio patrimonio artistico, piuttosto che oscurarsi di fronte alle produzioni d’oltreoceano.
Sinossi di ‘nella tana dei lupi 2’: un colpo audace
Nel secondo capitolo di ‘nella tana dei lupi’, che arriva a sette anni dal primo film, Big Nick O’Brien è nuovamente in azione, alle prese con la caccia a Donnie Wilson . Questa volta, Donnie è invischiato in un clamoroso furto in Europa, ispirato al reale furto avvenuto nel 2003 al World Diamond Center di Anversa. La situazione si complica ulteriormente, poiché Donnie è ora parte di una gang chiamata i Pantera, i cui membri comunicano in serbo. A interpretare un ladro di questa banda c’è Salvatore Esposito, mentre Fortunato Cerlino assume il ruolo di un mafioso italiano. Entrambi hanno dovuto affrontare sfide significative per entrare nei loro ruoli, in particolare Esposito, il quale ha dovuto imparare a parlare serbo per rendere autentico il suo personaggio.
L’esperienza sul set: un incontro speciale
Il lavoro con Gerard Butler ha lasciato un segno in Salvatore Esposito, che ha descritto l’incontro come un’esperienza emozionante. “Quando l’ho incontrato gli ho detto: io sono cresciuto con il suo Leonida, ma lui c’è rimasto un po’ male perché mi ha fatto capire che questo lo faceva sentire vecchio”, ha raccontato Esposito. Questa connessione tra generazioni è un aspetto che rende il rapporto tra attori affascinante e significativo, mostrando come il cinema possa unire talenti diversi.
Futuro del franchise e nuovi progetti
Esposito ha rivelato che ‘nella tana dei lupi 3’ è già in fase di discussione, anche se non ci sono informazioni concrete riguardo alla sua produzione. “È stato già annunciato, ma non sappiamo quando si farà . Speriamo solo di esserci”, ha detto l’attore, lasciando i fan ansiosi di nuove avventure.
Infine, Fortunato Cerlino ha condiviso un grande annuncio: l’approdo alla regia del film ‘Avemmaria’, tratto dal suo romanzo autobiografico ‘Se vuoi vivere felice’. La storia racconta la vita di un ragazzo chiamato Fortunato, cresciuto nelle strade di Pianura, un quartiere della periferia di Napoli negli anni ’80. Si tratta di un racconto di speranza e rivalsa, incentrato su un bambino che affronta le difficoltà familiari attraverso la forza dell’immaginazione e della fantasia. Con il progetto di regia, Cerlino segna un’ulteriore tappa della sua carriera, ampliando i suoi orizzonti artistici.