Un significativo passo avanti per il miglioramento della viabilità nella provincia di La Spezia è avvenuto grazie alla collaborazione tra Ance La Spezia e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale. Oggi è stato presentato uno studio di fattibilità che prende in considerazione l’implementazione di un nuovo asse viario, progettato per affrontare le criticità attuali del traffico nella regione. Lo studio nasce da una collaborazione tra il Centro Studi Confindustria e l’Università La Sapienza, ed è il risultato di una precisa analisi delle vulnerabilità viabilistiche della zona.
Lo studio e il progetto della superstrada
Il progetto oggetto dello studio prevede la creazione di una Superstrada del Golfo, estesa per 5 chilometri, che comprenderà due gallerie e un viadotto, collegando l’area di Vallegrande e Arcola. Il costo stimato per la realizzazione, che ambisce a offrire un’alternativa sicura all’attuale raccordo La Spezia-Santo Stefano, è di circa 172 milioni di euro. Alberto Bacigalupi, rappresentante di Ance, ha messo in evidenza come, senza questo collegamento, la città di La Spezia rischierebbe di rimanere isolata. Le infrastrutture attuali, come viadotti e gallerie, presentano vulnerabilità che richiedono attenzione. Ogni giorno, il raccordo è attraversato da oltre 30mila veicoli leggeri e 6.600 veicoli pesanti, evidenziando l’importanza di tali infrastrutture per il traffico diretto verso il porto della Spezia.
Impatti economici e occupazionali
La chiusura improvvisa dell’attuale raccordo rappresenterebbe un disastro economico per la provincia. Secondo le stime fornite da Carolina Serpieri dell’Università La Sapienza, i costi annuali potrebbero raggiungere i 1.4 miliardi di euro, con la perdita di oltre 14mila posti di lavoro. Settori chiave come il porto, le crociere, la cantieristica navale e la logistica subirebbero gravi ripercussioni. Anche le aziende strategiche a livello nazionale ed europeo, come Leonardo e MBDA, che operano nel settore della Difesa, sarebbero colpite in modo significativo. Questo contesto rende urgente l’attuazione di un nuovo progetto viario che possa garantire sicurezza ed efficienza.
Il protocollo di intesa e i futuri sviluppi
Per promuovere la realizzazione di questo nuovo tracciato di 16.9 km, che avrebbe un costo complessivo di 540 milioni di euro, è stato firmato un protocollo di intesa da undici amministrazioni comunali. Il progetto prevede anche importanti interventi per il raddoppio della statale della Cisa in Val di Magra e un bypass per il centro abitato di Santo Stefano Magra. Paolo Faconti, direttore generale di Confindustria La Spezia, ha chiarito che, attualmente non ci sono segni di criticità per l’attuale raccordo autostradale. Tuttavia, un’analisi accurata è comunque necessaria per poter pianificare lo sviluppo futuro del territorio.
L’integrazione nel Piano regionale
La realizzazione di questo progetto richiede l’integrazione all’interno del Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture, al fine di facilitare i necessari finanziamenti e sviluppare un’ipotesi di realizzabilità. Gabriella Rolandelli, direttrice generale dell’area sviluppo del territorio di Regione Liguria, ha sottolineato l’importanza di uno studio approfondito che possa guidare gli enti nella programmazione. La cooperazione tra i vari livelli di governo e gli stakeholders nazionali sarà cruciale per il successo di questa iniziativa, che punta a garantire un miglioramento sostanziale della viabilità nella provincia.