La Stazione Ornitologica Abruzzese, insieme a Rewilding Apennines, ha avviato un progetto innovativo nel comune di Civitaluparella, in provincia di Chieti, per sostenere la fauna avicola locale. L’iniziativa si basa sull’idea di economia circolare, utilizzando carcasse e scarti alimentari provenienti da allevamenti e laboratori di lavorazione carne, con l’obiettivo di fornire risorse alimentari a varie specie di uccelli rapaci.
L’importanza del carnaio per avvoltoi e rapaci
Civitaluparella è al centro di un progetto significativo che mette in evidenza la necessità di ripristinare e sostenere gli ecosistemi naturali. In passato, gli avvoltoi e altre specie di uccelli rapaci, come Nibbi e Poiane, avevano accesso a una maggiore quantità di animali morti, grazie alla diffusione di piccoli allevamenti e alla scarsità di normative riguardanti lo smaltimento delle carcasse. Questo ha influenzato negativamente l’equilibrio ecologico, contribuendo a una diminuzione delle popolazioni di questi uccelli.
Per affrontare quest’emergenza, in tutto il mondo, si sono sviluppate Stazioni di Alimentazione Supplementari, o carnai, che forniscono una fonte di cibo necessaria per questi predatori. In Abruzzo, il carnaio recentemente istituito rappresenta un passo avanti per garantire che le specie fragili possano nutrirsi in un ambiente controllato e sicuro.
Caratteristiche del Nibbio reale e la sua popolazione in Abruzzo
Tra le specie che beneficeranno dell’iniziativa c’è il Nibbio reale, un rapace di grandi dimensioni, con un’apertura alare che supera i 150 centimetri. Questo uccello, presente in poche regioni italiane, ha una popolazione significativa in Abruzzo, con circa 100 coppie localizzate quasi esclusivamente nella provincia di Chieti. Questo dato rende l’Abruzzo uno dei luoghi chiave per la salvaguardia della specie.
Il Nibbio reale è noto per il suo comportamento alimentare, che include l’assunzione di animali morti. La disponibilità di carcasse presso il carnaio di Civitaluparella, costituite da animali allevati in salute e scarti di lavorazione, fornisce ai Nibbi e ad altri uccelli rapaci un nutriente importante, contribuendo a sostenere le loro popolazioni locali.
Benefici ecologici e sociali del nuovo progetto
Il carnaio di Civitaluparella offre numerosi vantaggi sia ecologici che sociali. Questa struttura non solo facilita l’alimentazione degli uccelli rapaci, ma contribuisce anche a una gestione più sostenibile e sicura della fauna selvatica. Le carcasse conferite sono sottoposte a controlli veterinari, riducendo il rischio di avvelenamento diretto o indiretto, collegato a carcasse inquinate.
Oltre alla funzione ecologica, il carnaio può rivelarsi un attrattore turistico per gli appassionati di birdwatching e fotografia. La presenza di uccelli rari offre opportunità per osservazioni dirette e ricerche scientifiche, realizzate attraverso strumenti come anelli e radiotrasmettitori.
Monitoraggio e sviluppo futuro
Pochi mesi dopo la sua attivazione, il carnaio ha già mostrato segni promettenti di utilizzo. Monitoraggi effettuati tramite videocamere hanno evidenziato la presenza crescente di Corvi imperiali, Poiane e Nibbi reali. Questo trend incoraggia gli esperti a pianificare l’aggiunta di un capanno-osservatorio, per ospitare visitatori, scolaresche e fotografi, contribuendo così a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della salvaguardia ambientale.
L’iniziativa non solo supporta attivamente la fauna locale, ma rappresenta anche un importante passo verso una maggiore consapevolezza ecologica, alla ricerca di un equilibrio tra uomo e natura.