Il peperone di Senise Igp, un simbolo della tradizione gastronomica lucana, ottiene un importante riconoscimento grazie all’assegnazione di un contrassegno dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Questa nuova misura, destinata a 40 aziende del Consorzio di tutela, rappresenta un passo significativo per garantire l’autenticità del prodotto e contrastare il fenomeno della contraffazione che da tempo affligge il mercato. Le aziende impegnate nella produzione di questo pregiato ortaggio possono così assicurare ai consumatori una tracciabilità completa e un’evidenza chiara della qualità.
Protezione e valorizzazione del prodotto
Il contrassegno serve a proteggere e valorizzare non solo il peperone crusco essiccato, ma anche le sue varianti trasformate. Enrico Fanelli, presidente del Consorzio, sottolinea l’importanza di questo nuovo strumento anticontraffazione. In un contesto in cui il mercato presenta frequentemente prodotti non certificati e imitazioni provenienti da altre regioni, il contrassegno offre la garanzia che il cliente sta acquistando un prodotto autentico. Ogni confezione di peperone di Senise Igp sarà contrassegnata con un bollino dello Stato, che permetterà di distinguere il vero prodotto lucano dalle diverse frode commerciali.
Il peperone di Senise è coltivato in dodici comuni del territorio lucano e la sua storia è caratterizzata da una lunga tradizione. Questa nuova iniziativa non solo aiuterà a tutelare il prodotto, ma offrirà anche ai consumatori la certezza di acquistare un prodotto di alta qualità, autenticamente lucano. Questo contrassegno si propone di ridurre al minimo l’impatto delle frodi, sia in termini economici che di reputazione.
Trasparenza e comunicazione con il consumatore
La possibilità di scansionare un QR code presente sul contrassegno consentirà ai consumatori di accedere a informazioni dettagliate riguardo alla provenienza del prodotto, all’anno di produzione e ad altri dati importanti. Questo rappresenta un passaggio verso una maggiore trasparenza nel commercio alimentare, permettendo di stabilire un canale di comunicazione diretto tra produttori e clienti. Grazie a questi strumenti, i consumatori saranno in grado di fare scelte più consapevoli al momento dell’acquisto.
La tecnologia del contrassegno è all’avanguardia e presenta elementi di sicurezza simili a quelli utilizzati per le banconote, rendendo ogni etichetta unica e difficile da replicare. La qualità dei materiali e la precisione tecnologica utilizzati si traducono in un prodotto non solo riconoscibile, ma anche sicuro.
Impatti sulla produzione per il 2025
Parlando delle previsioni relative alla disponibilità di peperoni essiccati per il 2025, Fanelli ha evidenziato con preoccupazione un significativo calo. Da alcune settimane, si nota una riduzione del numero delle collane di peperoni essiccati, stimata oltre il 40% a causa di grandinate verificatesi durante la scorsa estate. Questa situazione potrebbe aggravarsi nei prossimi mesi, rendendo necessaria un’analisi attenta della situazione produttiva.
In un mercato già sensibile agli effetti climatici, la possibilità di ottenere un contrassegno che protegga e valorizzi il prodotto può rappresentare per i produttori un’ancora di salvezza. Tuttavia, la speranza rimane che le sfide climatiche possano essere affrontate con soluzioni innovative, permettendo di salvaguardare non solo il peperone di Senise Igp, ma anche l’intero settore agricolo lucano.
Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Armando Proietti