Nuovo corto di mario putti tra cerveteri e santa severa racconta le difficoltà del primo amore adolescenziale

Nuovo corto di mario putti tra cerveteri e santa severa racconta le difficoltà del primo amore adolescenziale

Il cortometraggio di Mario Putti, girato tra Cerveteri e Santa Severa nel 2025, esplora le paure e i sentimenti dell’adolescenza attraverso una storia intensa di primo amore e solitudine emotiva.
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"Filtra la luce dalle tapparelle" è un cortometraggio di Mario Putti che racconta con delicatezza le paure e le emozioni di un adolescente alle prese con il primo amore, ambientato tra le suggestive località storiche di Cerveteri e Santa Severa nel 2025. - Gaeta.it

La fotografia filtrata dalle tapparelle di due storiche località del litorale laziale diventa cornice per una storia intensa sulla fragilità e le paure dell’adolescenza. Il regista Mario Putti porta sullo schermo un ritratto delicato di un ragazzo di sedici anni che si confronta con le tensioni del primo amore, in un cortometraggio girato tra Cerveteri e Santa Severa. Il progetto, in fase di produzione tra giugno e fine estate 2025, vuole raccontare il delicato equilibrio tra desiderio, timori e il peso del giudizio sociale.

Le location storiche di cerveteri e santa severa sul litorale laziale

Le riprese sono programmate per giugno 2025, tra i paesaggi costieri di Cerveteri e Santa Severa. Questi luoghi, noti per il loro valore storico e la loro atmosfera particolare, offrono ambientazioni suggestive che ben si prestano alla narrazione intima del film.

Cerveteri, con le sue antiche necropoli etrusche, fa da sfondo a una storia che si intreccia con la memoria e la ricerca di sé. Santa Severa, con il suo castello sul mare, offre scorci capaci di valorizzare il senso di isolamento e il turbamento interiore del protagonista. La scelta delle località è coerente con il tono riflessivo e malinconico del racconto. Permette di enfatizzare l’antitesi tra luoghi ricchi di storia e il tumulto personale di un giovane che cerca il proprio posto nel mondo.

Trama e temi di “filtra la luce dalle tapparelle”

Il corto si concentra su un ragazzo introverso che vive il primo sentimento amoroso verso un compagno di classe. La narrazione esplora la difficoltà di esprimere un’emozione così intensa in un contesto fatto di insicurezze e pregiudizi. Il protagonista, chiuso in un mondo di silenzi e paure, si confronta con il conflitto tra desiderio e rifiuto, un’esperienza che molti adolescenti possono riconoscere.

Non è solo una storia di amore, ma un’indagine sulle tensioni emotive che accompagnano la crescita. La figura della madre, presente nella narrazione, rappresenta chi osserva dall’esterno una sofferenza difficile da comprendere o spiegare. Lei intuisce il dolore del figlio ma fatica a comunicare, aggiungendo uno strato di realismo e profondità all’intreccio. Il corto si presenta quindi come un racconto sulla solitudine emotiva in un’età delicata e complessa.

Il cast e la troupe: una squadra di giovani e professionisti

Il progetto segna un momento di svolta per Mario Putti. Pur avendo già diretto altre opere, questo cortometraggio vedrà coinvolta una troupe più strutturata. Giovani emergenti dell’audiovisivo lavoreranno insieme a professionisti con esperienza. Questa combinazione porta un equilibrio tra freschezza e mestiere.

L’obiettivo è portare avanti una produzione di qualità, capace di raccontare con precisione e sensibilità le sfumature della storia. Il regista richiama a sé collaboratori attenti e competenti per curare ogni dettaglio, dalla sceneggiatura alla fotografia, dalla recitazione alla regia. La preparazione di oltre un anno testimonia la volontà di mettere il progetto sullo stesso piano di produzioni più ampie.

Nudità e rispetto: un tema affrontato con rigore nella produzione

Uno dei passaggi più delicati riguarda le scene di nudità che compaiono nel corto. La produzione ha deciso di trattare questo elemento con grande attenzione, limitandolo alle situazioni narrative strettamente necessarie.

Tutti gli attori coinvolti sono maggiorenni e hanno dato un consenso informato, a tutela della loro sicurezza e dignità. L’approccio riflette un dialogo con associazioni italiane impegnate nella promozione di una cultura rispettosa e consapevole della nudità sociale. Tra queste FENAIT, A.N.ITA., U.N.A.IT., ASS.NA.IT. e Nudiverso. Questi gruppi hanno seguito il progetto sin dall’inizio, offrendo supporto e consigli per mantenere coerenza e sensibilità.

Chiamata alle comparse e obiettivi di distribuzione

La produzione è ancora aperta alle candidature per comparire nel corto. Chi è interessato può inviare una mail con curriculum, foto e un breve video di presentazione. La partecipazione è un modo concreto di entrare in contatto con un progetto giovane e ambizioso.

L’intenzione è completare le riprese entro la fine dell’estate 2025 e iniziare da subito a cercare spazi nei festival nazionali e internazionali. Tra gli eventi più ambiti c’è il Festival di Berlino, che spesso dedica attenzione a opere capaci di trattare temi legati all’identità e all’adolescenza da prospettive nuove e coraggiose.

Supporto al progetto e modalità di partecipazione

Chi vuole approfondire il lavoro di Mario Putti o supportare il progetto può aderire alla campagna di crowdfunding attiva sulla piattaforma “Produzioni Dal Basso”. La raccolta punti a rendere concreta la fase finale della produzione e contribuisce a diffondere il cortometraggio prima ancora della sua uscita ufficiale.

Per informazioni, iscrizioni come comparsa o altre richieste è possibile contattare direttamente la produzione via mail. Il coinvolgimento del pubblico in questa fase segna una volontà di apertura e condivisione che valorizza il lavoro artistico.

Il progetto “Filtra la luce dalle tapparelle” promette di offrire uno sguardo sincero sulle insicurezze di un giovane alle prese con il sentimento e la paura, ambientato nella cornice suggestiva del litorale laziale nel cuore del 2025.

  • Donatella Ercolano

    Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.

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