Una nuova normativa è in procinto di stabilizzare il sistema di rilevazione della velocità stradale in Italia. Dopo anni di controversie e ricorsi legati agli autovelox attivi dal 2017, il ministero delle Infrastrutture si prepara a emettere un decreto che metterà ordine in una situazione caotica, generata da un approccio non uniforme all’installazione e alla gestione di questi dispositivi. La comunicazione ufficiale arriva dall’ASAPS, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, che ha recentemente aggiornato il pubblico in merito all’avvenuta notifica del decreto all’Unione Europea. Questo documento, oltre a una modifica dell’uso degli autovelox, prevede anche approfondimenti sulla normativa riguardante l’alcolock.
Le novità del decreto e cosa cambia per gli automobilisti
Il decreto, atteso per luglio, si articolerà su sette articoli che includono anche allegati tecnici fondamentali. Questi materiali faranno luce sulle specifiche operative per la taratura, l’omologazione e la verifica dei dispositivi che controllano il rispetto dei limiti di velocità, secondo l’articolo 142 del Codice della Strada. La particolare attenzione rivolta alle procedure di omologazione evidenzia l’importanza che il governo attribuisce alla sicurezza stradale, specie considerando le polemiche sollevate dall’ordinanza 10505/2024 della Corte di Cassazione.
Una delle misure più significative contenuta nel decreto riguarda le disposizioni transitorie: i dispositivi già approvati, rispondendo ai requisiti del decreto pubblicato dal ministero nel giugno 2017, verranno omologati automaticamente. Tuttavia, i dispositivi non conformi dovranno seguire un processo stricto, incluse misure che ne prevedono la disattivazione fino all’effettiva omologazione. I titolari dei dispositivi precedentemente approvati avranno sei mesi per integrare la documentazione necessaria affinché i loro sistemi possano ottenere il riconoscimento ufficiale.
L’impatto sulla sicurezza stradale
L’approvazione di questa normativa è vista come un passo fondamentale per migliorare la sicurezza sulle strade italiane. I numerosi ricorsi contro i dispositivi di controllo della velocità hanno reso difficile per le forze dell’ordine mantenere un controllo efficiente sul rispetto delle norme. Secondo Giordano Biserni, presidente dell’ASAPS, la sistematicità dei ricorsi ha portato all’annullamento di sanzioni anche per infrazioni gravi, con conseguenze fatali in molti incidenti stradali. Con il nuovo decreto, ci si aspetta un rafforzamento della legalità e un ritorno alla normalità tra automobilisti e organi preposti al controllo delle infrazioni.
Una migliore regolamentazione degli autovelox potrebbe non solo ridurre la massa di ricorsi ma anche favorire una maggiore consapevolezza dei pericoli legati alla velocità e incoraggiare comportamenti più responsabili da parte dei conducenti. Ridurre il numero di incidenti attribuibili all’eccesso di velocità è una priorità, e il nuovo decreto segna un punto di svolta in questo senso, creando un ambiente più ordinato e regolato per la conduzione dei veicoli sulle strade italiane.