Il piano industriale presentato da Ferrovie dello Stato per il periodo 2025-2029 segna un cambiamento significativo nel settore ferroviario italiano. Con un investimento di oltre 100 miliardi di euro, l’obiettivo dichiarato è quello di promuovere una trasformazione profonda dell’azienda, rendendola un interlocutore chiave nello sviluppo economico del Paese e nella riconferma dell’Europa come mercato primario. Durante la presentazione ufficiale a Roma, l’amministratore delegato Stefano Donnarumma ha messo in luce il desiderio di costruire un sistema ferroviario più inclusivo che possa garantire una maggiore accessibilità a tutti i territori.
Strategicità e obiettivi del piano
Il piano delineato da Donnarumma si articola attraverso otto linee di azione strategica. Un aspetto centrale consiste nell’attivazione di nuove linee di Alta Velocità in modo da connettere località attualmente escluse dal circuito ferroviario. Questo permette di mirare a un incremento del 30% delle persone servite dal sistema AV in Italia. Nel progetto sono previsti non solo l’introduzione di 46 nuovi treni AV, ma anche 145 treni regionali e 1.260 autobus nei prossimi dieci anni. È un’iniziativa che affronta problemi di raggiungibilità per molti cittadini, un tema che Donnarumma ha definito “molto italiano”.
Un altro punto critico affrontato nel piano è il miglioramento della puntualità, toccherà infatti ripristinare l’efficienza di oltre 50.000 treni all’anno. Gli investimenti mirano anche a incrementare il numero di passeggeri trasportati sul piano internazionale, che secondo le previsioni potrà aumentare del 40%. Con l’obiettivo di ottimizzare i costi, l’azienda mira a realizzare un miglioramento del 5% nei costi operativi, aumentando così la sostenibilità economica del servizio.
Sostenibilità e innovazione nel futuro ferroviario
Un capitolo fondamentale del piano industriale è dedicato alla sostenibilità. Si prevede l’installazione di oltre un Gigawatt di pannelli fotovoltaici entro il 2029, un passo importante verso la riduzione dell’impatto ambientale delle operazioni ferroviarie. La strategia non si ferma qui; si punta a raggiungere il 100% di copertura della rete Core Extended con il sistema di segnalamento Ertms entro il 2040. Questo sarà un passo cruciale per garantire una maggiore sicurezza e innovazione nel settore, posizionando le Ferrovie allo stesso livello delle migliori pratiche internazionali.
Questa evoluzione della governance si traduce anche nella ristrutturazione interna, con l’eliminazione dei poli e un ritorno alla centralità del gruppo. Questo cambiamento è visto come una mossa strategica per migliorare l’efficienza decisionale e la reattività alle esigenze del mercato e dei passeggeri.
La visione di un futuro integrato per i trasporti
Il progetto delineato da Donnarumma non si limita a rinnovare il panorama ferroviario italiano, ma mira a creare un sistema di trasporti integrato e coordinato. L’importanza della collaborazione con le istituzioni è sottolineata dalla presenza di figure chiave come il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri all’evento di presentazione. Ripristinare e migliorare le connessioni tra diverse modalità di trasporto, sia urbano sia tra le diverse città, rappresenta un obiettivo centrale. Questo non solo faciliterà i viaggi dei pendolari, ma contribuirà anche a un’innovativa visione di mobilità sostenibile che abbraccia l’intero territorio europeo.
La comunità e le istituzioni hanno l’opportunità di partecipare attivamente a questo progetto ambizioso, contribuendo a costruire un futuro in cui il trasporto ferroviario non sia solo un’alternativa ma una scelta privilegiata per milioni di cittadini. La sfida è ambiziosa, ma con l’impegno e la determinazione dichiarati, il piano per il periodo 2025-2029 potrebbe segnare una svolta decisiva nel settore ferroviario italiano.
Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Armando Proietti