Nuovo progetto della Prefettura di Potenza per l'inclusione sociale dei minori migranti

Nuovo progetto della Prefettura di Potenza per l’inclusione sociale dei minori migranti

Il progetto “Mimesi” di Potenza, finanziato con 430 mila euro, mira a combattere la povertà educativa e promuovere l’inclusione sociale dei minori immigrati attraverso formazione e collaborazione tra istituzioni.
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Nuovo progetto della Prefettura di Potenza per l'inclusione sociale dei minori migranti - Gaeta.it

Il nuovo progetto “Mimesi: Minori Immigrati, Empowerment e Strategie d’Inclusione” ha acceso i riflettori sulla lotta contro la povertà educativa e sulla promozione dell’inclusione sociale dei minori stranieri. Lanciate dalla Prefettura di Potenza e dalla cooperativa sociale Iskra, queste iniziative sono state finanziate con 430 mila euro attraverso il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, gestito dal Ministero dell’Interno. Con una durata di 18 mesi, il progetto si propone di affrontare una tematica complessa e cruciale per il futuro delle comunità locali.

Obiettivi del progetto per l’inclusione

Il progetto “Mimesi” si delinea con obiettivi chiari e specifici. La Prefettura mira a contrastare la povertà educativa, cercando di garantire che tutti i minori, in particolare quelli stranieri e vulnerabili, abbiano accesso a opportunità educative e sociali che possano migliorare il loro sviluppo. Gli interventi includeranno la creazione di percorsi di integrazione per i minori stranieri non accompagnati, spesso in situazioni di fragilità.

Uno dei focus principali è il potenziamento delle competenze degli operatori sul territorio, attraverso attività di formazione e laboratori pratici. Ciò garantirà un supporto più efficace per le famiglie straniere in difficoltà e per i giovani a rischio marginalità. La creazione di un tavolo di lavoro consente una collaborazione diretta tra le istituzioni e le realtà locali, essenziale per una gestione coordinata delle risorse e delle strategie di inclusione.

Struttura del progetto: fasi operative e metodologie

Il progetto si articola in due fasi principali. La prima fase prevede la costituzione di un tavolo di lavoro, che coinvolgerà diversi attori sociali e istituzionali. Questo incontro di competenze ed esperienze rappresenta un’opportunità per definire una strategia comune, volta a rispondere alle esigenze specifiche dei minori migranti e delle loro famiglie.

La seconda fase sarà dedicata a percorsi formativi e laboratori per operatori. Questi momenti di formazione avranno l’obiettivo di fornire strumenti pratici e teorici, affinché gli operatori possano svolgere un ruolo attivo e competente nell’accompagnare i minori e le loro famiglie verso un processo di inclusione reale e duraturo. Attraverso l’acquisizione di nuove competenze, gli operatori potranno gestire al meglio le difficoltà quotidiane che si presentano quando si lavora con giovani vulnerabili.

La voce della Prefettura: un impegno costante

Michele Campanaro, il Prefetto di Potenza, ha sottolineato l’importanza della questione relativa alla vulnerabilità dei minori stranieri. La Prefettura, con questo progetto, risponde a una sfida significativa, consapevole del rischio di esclusione sociale che può colpire queste famiglie. Campanaro ha dichiarato che l’iniziativa rappresenta un’opportunità per migliorare le condizioni di vita e di integrazione di queste persone, affrontando con determinazione le problematiche legate alla marginalità e alla povertà educativa.

La risposta della Prefettura non si limita a una semplice azione, ma intende anche sostenere e rafforzare la rete di collaborazione tra diversi enti e organizzazioni. In questo modo, si spera di creare un ambiente in cui tutti i minori, indipendentemente dal loro background, possano sentirsi parte integrante della comunità.

Con l’avvio del progetto “Mimesi”, Potenza si pone come avanguardia nella lotta per l’inclusione sociale e per la difesa dei diritti dei minori, operando in un contesto dove la solidarietà e l’impegno collettivo sono fondamentali. La strada verso una società inclusiva è lunga, ma iniziative come queste rappresentano certamente un passo importante nella direzione giusta.

Ultimo aggiornamento il 20 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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