A Brindisi è partito un innovativo progetto che unisce inclusione sociale e scambio culturale, promosso dalla Yuri Benefit Corporation. Questa iniziativa ha come obiettivo principale quello di valorizzare i giovani con autismo, offrendo loro opportunità di integrazione attraverso attività pratiche legate alla tradizione gastronomica pugliese. In particolare, l’iniziativa si colloca al fianco del laboratorio “Le Orecchiette che Vorrei“, che instruisce i ragazzi sulla preparazione della pasta fresca, e si propone di allargare i loro orizzonti culinari attraverso scambi con altre culture.
Un progetto dalle radici locali con sguardo internazionale
Il progetto si distingue per il suo respiro internazionale, che include scambi con paesi esteri. Attraverso queste esperienze, i giovani pugliesi hanno la possibilità di apprendere le tradizioni gastronomiche di diverse nazioni. Questo scambio culturale non si limita solo alla teoria, ma comprende anche attività pratiche in cui i partecipanti imparano a cucinare piatti tipici di altre culture, creando un ponte tra la loro esperienza locale e il mondo esterno.
La prima attività si è svolta a Bruxelles, dove un gruppo di ragazzi con autismo ha partecipato a una lezione di cucina seguendo i principi della tradizione locale. Durante la videoconferenza, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di preparare i waffle, un dolce simbolo della cultura belga. A questo evento ha preso parte anche Giuseppe Primicerio, presidente della Yuri Benefit Corporation, il quale ha voluto enfatizzare l’importanza di queste attività per favorire la socializzazione e l’apprendimento interculturale.
La voce dei protagonisti: Giuseppe Primicerio e Marco Bottega
Giuseppe Primicerio ha voluto sottolineare come questa iniziativa rappresenti un sogno che si realizza. Il suo obiettivo originale è stato quello di offrire a suo figlio Yuri e ad altri giovani con autismo una possibilità concreta di crescita e integrazione attraverso un laboratorio di produzione di orecchiette. Con il passare del tempo, il progetto ha superato le aspettative iniziali, creando opportunità di connessione con altre culture e arricchendo l’esperienza dei giovani. “La cucina è un linguaggio universale che unisce” ha dichiarato Primicerio, evidenziando come il progetto permetta ai ragazzi non solo di sentirsi parte del loro territorio, ma anche di costruire legami internazionali e nuove amicizie.
Anche Marco Bottega, chef stellato e testimonial del progetto, ha espresso il suo sostegno all’iniziativa. Egli ha messo in evidenza il potere della cucina come strumento per abbattere barriere e favorire relazioni significative. La sua testimonianza rappresenta un ulteriore passo verso la valorizzazione di questa attività , nella quale i giovani possono ispirare non solo se stessi, ma anche chi ha l’opportunità di collaborare con loro.
Prospettive future: un viaggio culinario tra tradizioni e inclusione
Il progetto non si limita a Bruxelles, ma prevede di espandersi coinvolgendo altre nazioni e tradizioni culinarie nel corso del tempo. Questo approccio ha come obiettivo finale quello di costruire una rete globale di esperienze culinarie che possano valorizzare le capacità dei giovani partecipanti e propugnare l’inclusione sociale attraverso la pratica culinaria. Si guarda così a un futuro in cui i ragazzi non solo imparano tecniche culinarie, ma anche importanti lezioni di vita che li connettono a persone e culture diverse.
Attraverso questa iniziativa, la Yuri Benefit Corporation continua a dimostrare che l’*inclusione sociale* e l’*apprendimento interculturale* possono trovare un terreno fertile proprio nella cucina, dove ogni piatto è un’occasione per scoprire e condividere storie e tradizioni.
Ultimo aggiornamento il 4 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina