Un’iniziativa significativa sta prendendo forma a Padova, dove le aziende del settore alimentare, ristorazione e packaging sono al centro di un progetto europeo volto a promuovere modelli di economia circolare. Il progetto, noto come CIREVALC , è stato finanziato attraverso il programma Interreg Central Europe con un budget totale di 2,3 milioni di euro. La Camera di Commercio di Padova è l’unico partner italiano coinvolto, lavorando insieme a otto altri Paesi europei per sviluppare pratiche sostenibili in questi settori.
La missione del progetto CIREVALC
Il progetto ha come obiettivo principale quello di accompagnare le aziende verso pratiche più sostenibili, incoraggiandole a partecipare attivamente a modelli che minimizzano gli sprechi e ottimizzano l’uso delle risorse. Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova, evidenzia l’importanza di questo progetto per il territorio, sottolineando come l’iniziativa offra l’opportunità di mettere in rete le competenze e le esperienze delle migliori pratiche europee, trasferendo così “questa ricchezza” alle imprese locali.
Nell’ambito di questo ambizioso progetto, è stato lanciato un bando, aperto fino al 9 dicembre, per selezionare dodici aziende del Veneto che saranno coinvolte in un’azione pilota. Le aziende scelte avranno l’opportunità di partecipare a un percorso gratuito di consulenza volto a redigere un piano di transizione circolare, finalizzato a migliorare il sistema produttivo in un’ottica sostenibile. La Camera di Commercio ha già promosso tre webinar informativi, presentando casi modello come Distillerie Bonollo Umberto, Rigoni di Asiago e Gruppo Serenissima Ristorazione.
Esempi di economia circolare in azione
Un esempio di economia circolare viene dalle Distillerie Bonollo Umberto, a Mestrino, dove la vinaccia, residuo del processo di produzione della grappa, viene trasformata in una serie di sottoprodotti. Questa innovativa procedura consente di utilizzare la vinaccia per la produzione di acido tartarico, fondamentale in molte applicazioni, dall’industria alimentare a quella farmaceutica. Allo stesso modo, i vinaccioli estratti sono utilizzati per produrre un olio alimentare benefico, nonché componenti per la cosmesi e l’industria alimentare.
La storicità del processo di recupero di questi materiali è notevole; già negli anni Sessanta veniva utilizzata la vinaccia come biomassa per la produzione di vapore necessario per le distillazioni successive. Recentemente, nel 2023, si è inaugurato un impianto di produzione di biometano, creato dai residui liquidi della distillazione, che è direttamente immesso nella rete di consumo, evidenziando il continuo impegno per un’iniziativa zero waste.
Sviluppi sostenibili di Rigoni di Asiago
Rigoni di Asiago, operante sull’Altopiano dei Sette Comuni, sta guidando un esempio di produzione sostenibile nel settore della miele e confetture. L’azienda ha adottato pratiche biologiche, mirando a ridurre il proprio impatto ambientale attraverso la diminuzione del consumo di combustibili fossili e gestendo in modo responsabile le risorse idriche e terrene. Parte del loro impegno è il progetto SARR – Sistemi Avanzati per il Recupero dei Rifiuti, realizzato in collaborazione con Veneto Green Cluster.
Questo progetto ha visto la luce grazie alla sinergia con università e partner specializzati, attraverso i quali sono stati sviluppati nuovi ingredienti ricavati dai residui di lavorazione, come mirtilli e more. Questi ingredienti non solo migliorano la sostenibilità della produzione, ma offrono opportunità nel campo della nutraceutica e della cosmesi, dimostrando che la ricerca e l’innovazione possono andare di pari passo con la sostenibilità.
Buone pratiche nella ristorazione del Gruppo Serenissima
Il Gruppo Serenissima Ristorazione è agguerrito nella lotta contro gli sprechi in uno dei suoi stabilimenti all’avanguardia. L’amenità della ristorazione commerciale e collettiva non deve essere trascurata, con circa 40 mila pasti prodotti ogni giorno. Tra le varie iniziative per ridurre lo spreco, il gruppo ha implementato un sistema per donare i pasti invenduti, contribuendo ad alleviare la fame e ridurre i rifiuti alimentari.
Ulteriori pratiche di sostenibilità includono l’utilizzo di tecnologie avanzate nei processi produttivi per rendere il ciclo di preparazione dei pasti più fluido e ridurre gli sprechi. Queste azioni non solo promuovono un’etica aziendale responsabile, ma stabiliscono anche un esempio positivo per altre realtà nel settore.
Per ulteriori dettagli sul bando e sulle modalità di adesione, visitare il sito ufficiale della Camera di Commercio di Padova.