Nuovo progetto per i dipendenti della CallMat: opportunità di lavoro e innovazione a Matera fino al 2027

Nuovo progetto per i dipendenti della CallMat: opportunità di lavoro e innovazione a Matera fino al 2027

Piano della Regione Basilicata per sostenere i 377 lavoratori della CallMat di Matera, con focus su formazione, digitalizzazione e collaborazione con Tim per garantire occupazione fino al 2027.
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Nuovo progetto per i dipendenti della CallMat: opportunità di lavoro e innovazione a Matera fino al 2027 - Gaeta.it

Un piano ambizioso è stato presentato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per affrontare la vertenza che coinvolge i 377 lavoratori della CallMat di Matera. L’assessore allo sviluppo economico della Regione Basilicata, Francesco Cupparo, ha delineato una strategia che si estende da ottobre 2025 fino alla fine del 2027, puntando a garantire lavoro e formazione agli impiegati del call center.

Dettagli del progetto per la CallMat

Il progetto avanza sulla base dell’attuale situazione dei dipendenti della CallMat, di cui una parte significativa è assunta con contratti a tempo determinato. Di questo gruppo, 289 dipendenti detengono contratti a tempo indeterminato. La loro distribuzione geografica non si limita a Matera, ma coinvolge anche residenti in Puglia e Campania. Cupparo ha spiegato che il costo lordo annuo per questi lavoratori ammonta a circa 8,576 milioni di euro. Per il piano presentato, i costi stimati raggiungono i 15 milioni di euro, considerando spese per il personale, locazione e logistica.

La Regione Basilicata sta cercando di reperire finanziamenti di circa dieci milioni di euro, coprendo così due terzi del costo totale. La restante parte, pari a un terzo, dovrebbe essere garantita attraverso fondi nazionali. Cupparo ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa che potrebbe avere un impatto positivo sull’occupazione locale e sull’economia di Matera nel lungo periodo.

Percorsi di innovazione e formazione

Un aspetto centrale del progetto proposto riguarda la digitalizzazione e la dematerializzazione degli archivi cartacei, un processo cruciale per modernizzare le operazioni della CallMat. In parallelo, è previsto un piano di formazione approfondita per il personale, che dovrà essere attivato sia prima dell’avvio delle attività digitali sia nelle fasi iniziali. Questo approccio mira a garantire che i dipendenti siano adeguatamente preparati ad affrontare le nuove sfide lavorative in un contesto sempre più digitalizzato.

Inoltre, Cupparo ha discusso la rimodulazione del servizio 116117, ovvero il Numero Europeo Armonizzato , che consente l’accesso a cure mediche non urgenti e ad altri servizi sanitari territoriali. La strategia è di localizzare la centrale operativa di questo servizio a Matera, coinvolgendo un team di circa 20-25 operatori di call center e permettendo così di integrare una parte degli attuali lavoratori della CallMat in questo progetto innovativo.

Le prospettive future di CallMat

Il progetto potrebbe non solo stabilizzare l’occupazione nella regione, ma anche incentivare il coinvolgimento di Tim, un operatore di telefonia, per garantire volumi di lavoro adeguati. Cupparo ha richiesto garanzie da parte di Tim, auspicando che circa 114 lavoratori possano essere impiegati full time fino alla fine del 2027. Questo aspetto sottolinea l’importanza di una collaborazione sinergica tra enti pubblici e aziende private per riuscire a sostenere l’occupazione e fornire servizi sempre più efficienti ai cittadini.

Le autorità locali attendono ora riscontri positivi sul finanziamento e sull’implementazione di questi progetti, sperando che possano diventare punto di riferimento per il futuro occupazionale della regione, contribuendo a un rilancio dell’occupazione e dell’economia locale.

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