Nuovo raid vandalico contro sede partito democratico a vicenza, nel mirino anche il sindaco Giacomo Possamai

Nuovo raid vandalico contro sede partito democratico a vicenza, nel mirino anche il sindaco Giacomo Possamai

a vicenza la sede provinciale del partito democratico è stata imbrattata con scritte no vax, mentre anche ospedale san bortolo e fratelli d’Italia sono stati presi di mira in una serie di atti vandalici contro istituzioni e politici locali
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A Vicenza, la sede provinciale del Partito Democratico è stata vandalizzata con scritte No Vax, in un clima di crescenti tensioni e intimidazioni contro simboli politici e sanitari. - Gaeta.it

Un altro episodio di vandalismo attribuito a gruppi No Vax ha colpito nella notte Vicenza. Questa volta la sede provinciale del Partito Democratico, situata nella zona industriale vicino alla fiera, è stata imbrattata con scritte. L’azione si aggiunge a una serie di atti recenti contro simboli istituzionali e politici in città.

Attacco alla sede provinciale del partito democratico a vicenza

Nella notte tra mercoledì e giovedì, ignoti hanno lasciato scritte offensive e slogan contro la campagna vaccinale sulla facciata della sede provinciale del Partito Democratico di Vicenza. Il locale è collocato in un’area industriale ben visibile, non lontano dalla fiera cittadina. L’azione ha suscitato allarme fra i dirigenti del partito, che hanno denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti gli agenti per i rilievi e per verificare le riprese di sicurezza.

Il sindaco Giacomo Possamai nel mirino

Tra le scritte è comparso anche il nome del sindaco, Giacomo Possamai, indicato come bersaglio diretto del raid. I graffiti si presentano come messaggi minacciosi, che si rifanno al movimento No Vax e alle sue posizioni contro le misure sanitarie adottate durante la pandemia. L’episodio è l’ultimo di una serie di attacchi simili nei confronti di sedi politiche e strutture pubbliche avvenuti nelle ultime settimane a Vicenza.

Episodi simili: preso di mira anche l’ospedale san bortolo

La violenza simbolica di questa nuova azione non arriva isolata. Solo la notte precedente infatti, sono comparse scritte No Vax di natura analoga sui muri esterni dell’ospedale San Bortolo, il principale nosocomio vicentino, e nella sede cittadina di Fratelli d’Italia. In entrambi i casi, le frasi denunciavano la gestione della pandemia e le campagne di vaccinazione, suscitando sdegno tra operatori sanitari e rappresentanti politici.

Le forze dell’ordine stanno monitorando con attenzione questo filone di vandalismo, classificato come forma di intimidazione e turbativa aggravata. Le autorità comunali hanno confermato l’intenzione di rafforzare i controlli in prossimità dei luoghi istituzionali e sanitari più esposti, per impedire ulteriori attacchi. Gli episodi mettono in evidenza un clima teso che porta soggetti appartenenti a movimenti contrari ai vaccini a ricorrere a gesti di protesta violenta ai danni di strutture pubbliche.

La comunità e le reazioni politiche locali

In città, la notizia di questo raid ha suscitato reazioni tra politici, amministratori e cittadini. Il sindaco Giacomo Possamai ha condannato gli atti, sottolineando il rischio di degenerazione che azioni del genere portano su un dibattito che invece dovrebbe restare civile. La rappresentanza locale del Partito Democratico ha chiesto alle forze dell’ordine di individuare rapidamente i responsabili, per assicurare un segnale di fermezza contro ogni forma di intimidazione.

Preoccupazione tra le forze politiche

Anche altre forze politiche hanno espresso preoccupazione per la frequenza di questi episodi, legati a una frangia radicale del movimento No Vax che in diverse parti d’Italia ha scelto la via dell’azione diretta vandalica per manifestare dissenso. L’attenzione è alta in vista delle prossime scadenze elettorali e in un contesto cittadino dove l’opposizione alle misure sanitarie resta invece minoritaria.

Le istituzioni locali, assieme al mondo della sanità e della politica, cercano quindi di mantenere un clima di dialogo aperto anche su temi divisivi, contrastando qualsiasi forma di violenza fisica o simbolica, e punendo chi viola le regole della convivenza civile. Vicenza, città con una lunga storia di dibattito democratico, mostra oggi un lato più teso e complesso, riflesso di tensioni che non si esauriscono nella sola pandemia ma attraversano più aspetti della vita sociale.

  • Elisabetta Cina

    Elisabetta è una talentuosa blogger specializzata in attualità, con un occhio critico sui temi caldi del momento. Laureata in comunicazione, ha trasformato la sua passione per il giornalismo in una carriera online, creando un blog di successo che esplora e discute le ultime tendenze in politica, società e cultura. Conosciuta per il suo approccio analitico e la capacità di sintesi, Elisabetta attira lettori che cercano una prospettiva affilata e ben informata sugli eventi mondiali. Attraverso il suo blog, offre non solo notizie, ma anche approfondimenti e riflessioni che stimolano il dialogo e la comprensione.

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