Nuovo regolamento per la nautica da diporto: patenti semplificate e opportunità per i giovani

Il nuovo Regolamento sulla nautica da diporto in Italia semplifica l’ottenimento della patente D1 per i giovani, promuovendo la sicurezza e l’accessibilità nel settore nautico.
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Nuovo regolamento per la nautica da diporto: patenti semplificate e opportunità per i giovani - Gaeta.it

L’industria della nautica da diporto in Italia ha registrato una significativa evoluzione grazie all’emanazione del nuovo Regolamento che attua il Codice della nautica da diporto. Questo provvedimento, che arriva dopo un’accurata attività di rappresentanza da parte di Confindustria Nautica, mira a promuovere il settore e a garantire una maggiore accessibilità per gli utenti. Il decreto del 17 settembre 2024 introduce infatti nuove modalità per il conseguimento della patente di categoria D1, a tutto vantaggio dei giovani che desiderano avvicinarsi al mondo della nautica.

Modifiche alle patenti nautiche

Con il nuovo Regolamento, la patente di categoria D1 può essere ottenuta da ragazzi a partire dai 16 anni. Questa abilitazione consente di navigare di giorno, fino a sei miglia dalla costa, su natanti che non superano i 10 metri di lunghezza. Per chi ha almeno 18 anni, è possibile utilizzare imbarcazioni fino a 12 metri o moto d’acqua, entro un miglio dalla costa, purché i motori non eccedano gli 85 kW . Questa semplificazione delle regole non solo rende la nautica più fruibile, ma anticipa anche di due anni la formazione dei giovani nella conduzione delle imbarcazioni.

Marina Stella, Direttore generale di Confindustria Nautica, ha dichiarato che “ci son voluti oltre quattro anni di lavoro per raggiungere questa approvazione”, un processo segnato dal passaggio di tre governi. Questo risultato mette in luce l’importanza della struttura dell’associazione, capace di promuovere gli interessi della filiera e di tradurre le esigenze del mercato in politiche efficaci. I benefici di questo nuovo regolamento sono previsti già a partire dalla prossima stagione, con l’auspicio che nel futuro DDL sulla Blue economy vengano incluse ulteriori semplificazioni e misure a favore della competitività della bandiera italiana.

Opportunità per le nuove generazioni

La patente D1 non soltanto amplia le opzioni ricreative per i giovani, ma favorisce anche opportunità professionali in un settore in continua crescita. Il corso di formazione obbligatorio previsto per ottenere questa abilitazione si concentra su tre principi fondamentali: sicurezza, rispetto dell’ambiente marino e conoscenza delle tecniche di navigazione. Questo approccio educativo intende promuovere la consapevolezza tra i futuri marinai riguardo l’importanza della sicurezza in mare.

Roberto Neglia, Responsabile dei rapporti istituzionali di Confindustria Nautica, ha sottolineato come la patente D1 si inserisca in un contesto più ampio di tutela per la piccola nautica, affermando che essa offre “una protezione giuridica per la proprietà dei natanti, semplificando il processo di navigazione in acque estere senza i costi associati all’immatricolazione”. L’obbligo per i porti pubblici di riservare spazi per l’ormeggio di unità fino a sei metri rappresenta un ulteriore passo avanti per il settore.

Formazione specifica e rispetto dell’ambiente

La nuova abilitazione D1 richiede una formazione minuziosa, destinata a garantire che i futuri patroni di imbarcazioni siano non solo competenti nella conduzione ma anche consapevoli delle responsabilità inerenti al rispetto dell’ambiente. Gli studenti apprenderanno le regole basilari della navigazione così come le tecniche necessarie per manovrare imbarcazioni a motore e a vela in sicurezza. Durante il corso, sono previste esercitazioni pratiche che completano l’insegnamento teorico e responsabilizzano i partecipanti in merito al rispetto delle normative marine.

Il nuovo regolamento considerevolmente non modifica le esenzioni già in vigore per l’utilizzo di motori con potenze non superiori a 30 kW . Questo significa che per la conduzione di unità da diporto fino a 24 metri, che navigano entro sei miglia dalla costa, è necessario semplicemente avere compiuto 18 anni per le imbarcazioni o 16 anni per i natanti. Per le imbarcazioni a vela e le unità a remi che superano le distanze stabilite, il limite è invece fissato a 14 anni. Eventuali informazioni più dettagliate seguiranno con l’emissione del decreto ministeriale che fornirà le procedure specifiche.

Ultimo aggiornamento il 10 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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