Il giornalista e scrittore Antonio Cannone torna con un libro che riflette sulla vita quotidiana e le tensioni sociali in un condominio calabrese. Dopo il saggio dedicato alla strage del poliziotto Salvatore Aversa, Cannone offre un racconto denso di situazioni umane, dove le storie di vicini si intrecciano con i grandi temi della giustizia e della legalità in una terra segnata da profonde contraddizioni.
Il racconto di un condominio come metafora della società calabrese
“Condominio Calabria”, pubblicato da Pellegrini, descrive la convivenza in un edificio costruito sulle macerie di un’antica abitazione. Il palazzo diventa una sorta di microcosmo, un luogo dove le vite si sfiorano e scontrano senza mai davvero incontrarsi. Qui abitano figure chiave che rappresentano varie realtà della regione: un magistrato impegnato nell’inchiesta antimafia, un capo clan e i loro amici o familiari.
Il condominio riflette le tensioni di un territorio diviso tra rigidezze dello Stato e irregolarità mafiose. Gli abitanti vivono in uno stato di osservazione reciproca continua, spesso segnato dalla diffidenza o dall’isolamento emotivo. Questa dinamica si sviluppa lungo gli avvenimenti vissuti al suo interno e al di fuori. L’edificio non è solo sfondo, ma teatro di una realtà complessa, fatta di piccoli e grandi drammi quotidiani che simboleggiano una comunità in bilico tra paura e speranza.
Personaggi e intrecci che raccontano una terra di amore e conflitti
Il protagonista del romanzo, Antonio, torna nella sua città e si trasferisce nel palazzo. Insieme a lui emergono altre figure che caratterizzano questa realtà inquieta. Angela è una donna che subisce una dura umiliazione legata alla violenza di cui è stato vittima il suo compagno. Nel suo percorso troverà nel protagonista un appoggio importante.
Parallelamente, si scoprono le fragilità di un magistrato noto per la sua onestà, che spesso si trova ad affrontare da solo le contraddizioni di un sistema pubblico alle prese con infiltrazioni criminali. La storia intreccia così legami personali, esperienze di dolore, e tentativi di riscatto, ambientate in una terra dove l’amore si mescola ai turbamenti e ai conflitti sociali. Le vicende del condominio diventano così lo specchio di una Calabria attraversata da storie di sofferenza e speranza, vissute dentro e fuori le mura.
Antonio cannone: una carriera tra giornalismo e impegno sociale
Antonio Cannone ha costruito la sua fama con inchieste e scritti concentrati sulla legalità e sulla battaglia contro la criminalità organizzata. Giornalista professionista, è stato caposervizio per “il Domani della Calabria” e ora collabora con Ansa e IlLametino.it. Ha raccontato con rigore i fatti più difficili della regione attraverso la stampa e inchieste televisive.
Il suo lavoro è riconosciuto con premi come il premio Camilleri, il premio Peppino Impastato e la doppia finale al premio Mattarella. Cannone non solo scrive, ma dirige anche documentari che approfondiscono le radici culturali della Calabria. La sua produzione letteraria spazia da saggi a romanzi che sondano il volto oscuro e complesso della sua terra.
Una bibliografia che racconta la calabria tra mafia e realtà culturali
“Condominio Calabria” si aggiunge a un corpus di opere che ha segnato il percorso di Cannone. Tra i romanzi più noti si trovano L’Anemone di Adone , Interno mafia, Dio c’è e Malavita . Non mancano saggi di approfondimento sulla lotta alla criminalità e sulla storia della regione, come Il caso Aversa tra rivelazioni e misteri e Quando la ‘ndrangheta sconfisse lo Stato .
La sua carriera da regista lo ha portato a realizzare lavori che focalizzano aspetti etnici, religiosi e antropologici del territorio calabrese, come il documentario “La Calabria, tra etnie, religione, artigianato e turismo” e la sceneggiatura per il film “Francesco di Paola” . Queste esperienze arricchiscono la sua scrittura, capace di raccontare con lucidità e minor retorica la realtà locale.
Il romanzo offre una lettura attenta a come storie individuali e collettive si intrecciano in un contesto sociale fragile e complesso. Nel condominio che dà il titolo al libro si concentrano le dinamiche di una Calabria sospesa fra ricordi difficili, lotte quotidiane e, in qualche caso, ricostruzione umana e civile.