Nuovo sciame sismico nei campi flegrei: scossa di magnitudo 2.0 avvertita a pozzuoli e napoli

Nuovo sciame sismico nei campi flegrei: scossa di magnitudo 2.0 avvertita a pozzuoli e napoli

Un nuovo sciame sismico ha interessato i Campi Flegrei tra il 23 e 24 aprile 2025, con scosse percepite a Pozzuoli e Napoli; l’Osservatorio Vesuviano monitora costantemente la situazione senza danni segnalati.
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Nella notte tra il 23 e 24 aprile 2025, un nuovo sciame sismico di bassa magnitudo ha interessato i Campi Flegrei, con epicentro vicino a Pozzuoli; l’Osservatorio Vesuviano monitora la situazione senza segnalazioni di danni. - Gaeta.it

Un nuovo sciame sismico ha interessato la zona dei Campi Flegrei nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 aprile 2025. L’Osservatorio Vesuviano ha registrato l’avvio di questa sequenza sismica poco dopo le 3 di notte, con una serie di scosse che hanno coinvolto soprattutto il territorio di Pozzuoli e le aree occidentali di Napoli. Il fenomeno ha destato attenzione, soprattutto per la vicinanza alla costa e l’intensità delle scosse registrate.

Il nuovo sciame e le caratteristiche principali

Lo sciame sismico è iniziato alle 3:37 del 24 aprile con diverse scosse di bassa magnitudo. La sequenza si è intensificata durante la mattinata, raggiungendo il picco alle 6:21 quando è stata rilevata una scossa di magnitudo 2.0. L’epicentro è stato localizzato in mare, a ridosso di via Napoli, con un ipocentro molto superficiale, posizionato a soli 2 chilometri di profondità. Questa vicinanza alla superficie ha contribuito a far avvertire la scossa con chiarezza nei centri abitati situati nelle immediate vicinanze dell’epicentro.

Le scosse precedenti

Le oscillazioni telluriche precedenti avevano già dato segnali nella stessa area. Tra le 2 e le 3 del mattino, infatti, sono state rilevate altre tre scosse con magnitudo comprese tra 1.4 e 1.8. Un evento sismico degno di nota si è registrato alle 2:11, sempre con ipocentro relativamente basso, a 2.84 chilometri di profondità, nel territorio di Pozzuoli, in particolare nella zona di via San Gennaro Agnano. Questi valori rimangono comunque al di sotto della soglia che normalmente produce danni materiali.

Aree interessate e impatto sugli abitanti

Le scosse hanno interessato soprattutto la popolazione di Pozzuoli e i quartieri occidentali di Napoli, tra cui Bagnoli e Soccavo. Grazie alla vicinanza degli epicentri, diverse persone hanno potuto percepire i movimenti del suolo, con un evidenziato disagio mentale, ma senza danni strutturali segnalati fino a ora. Le autorità locali hanno monitorato la situazione e non si sono registrate richieste di intervento ai vigili del fuoco né segnalazioni di danni a edifici o infrastrutture.

Nonostante la natura superficiale delle scosse, fattore che accentua la percezione del terremoto, la forza degli eventi rimane contenuta, in linea con gli sciami sismici che si verificano storicamente in quest’area vulcanica del napoletano. Le istituzioni continuano a sorvegliare la situazione, soprattutto per la possibile evoluzione nei prossimi giorni, data la natura dinamica dei Campi Flegrei.

Ruolo e attività di monitoraggio dell’osservatorio vesuviano

L’Osservatorio Vesuviano svolge un ruolo fondamentale nel controllo dell’attività sismica e vulcanica dell’area flegrea. L’istituto ha segnalato tempestivamente l’inizio dello sciame e ha diffuso i dati relativi alle scosse in tempo reale. La presenza di una rete di sorveglianza avanzata consente di localizzare con precisione epicentro, profondità e intensità degli eventi, informazioni cruciali per la gestione dell’emergenza e la comunicazione alle istituzioni e ai cittadini.

Il monitoraggio continua nelle ore successive al maggior evento, per valutare possibili variazioni nei parametri sismici. A scopo precauzionale, le autorità hanno invitato i cittadini a mantenere la calma e a seguire le indicazioni fornite dagli organi competenti. L’esperienza di scosse simili in passato ha insegnato a considerare gli sciami nei Campi Flegrei come fenomeni ricorrenti, spesso privi di conseguenze gravi, ma che meritano attenzione costante.

Sorveglianza costante del territorio

Il territorio resta sotto stretta osservazione, vista la natura vulcanica e complessa della caldera flegrea, la quale presenta un’attività sismica e geotermica intermittente che va seguita con continuità. L’aggiornamento sui dati raccolti durante lo sciame sarà fondamentale per comprendere l’andamento del fenomeno e, se necessario, orientare le misure di prevenzione e sicurezza della popolazione.

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