Apertura cospicua per la città di Trieste e per le sue politiche di integrazione e assistenza. Grazie al lavoro di EMERGENCY in sinergia con l’associazione Donk Humanitarian Medicine ODV, è stato appena inaugurato uno sportello sociosanitario. Quest’iniziativa mira a fornire supporto a coloro che arrivano in Italia dalla rotta balcanica, evidenziando la crescente necessità di una rete di servizi accessibili e di qualità per i migranti.
L’importanza dello sportello sociosanitario
Un servizio essenziale per i migranti
Il nuovo sportello sociosanitario, situato presso il Centro Diurno di via Udine 19, rappresenta un’importante risorsa per i migranti che arrivano a Trieste. Molti di loro necessitano non solo di cure sanitarie, ma anche di assistenza nell’orientamento ai servizi e nella gestione delle pratiche burocratiche legate all’immigrazione. EMERGENCY, con la sua expertise nel settore, ha allestito questo sportello con l’obiettivo di semplificare l’accesso ai vari servizi sanitari e amministrativi presenti in città e nella vicina Gorizia. La presenza di una mediatrice culturale è fondamentale in questo contesto, poiché molte persone migranti si trovano ad affrontare barriere linguistiche e culturali che possono ostacolare la loro integrazione.
Assistenza su più fronti
L’iniziativa non si limita solo all’assistenza diretta in sede: il team di EMERGENCY si impegna anche in operazioni di outreach. Ciò significa che i professionisti della salute e del sociale si recano nei centri di accoglienza e negli insediamenti informali per raggiungere coloro che potrebbero non essere a conoscenza dello sportello. Questo approccio attivo è cruciale, poiché le persone in situazioni di vulnerabilità spesso non sanno quali risorse e servizi sono a loro disposizione, rendendo difficile il loro inserimento nella comunità.
La voce di chi lavora sul campo
Testimonianze e impegno da parte delle organizzazioni coinvolte
Andrea Bellardinelli, direttore di Programma Italia di EMERGENCY, sottolinea l’importanza di questa iniziativa nel contesto attuale. Le sue parole evidenziano la complessità della situazione dei migranti, che hanno vissuto esperienze estremamente difficili durante il loro viaggio. “Le persone che provengono dalla rotta balcanica – spiega Bellardinelli – sono uomini, donne e minori che hanno affrontato lunghi viaggi e violenze, solo per potersi riscattare come esseri umani, scappando da economie della miseria o da conflitti privi di senso.” Questo sportello si propone, pertanto, come un punto di riferimento per l’accoglienza e le cure necessarie.
Esperienza di Donk HM ODV
L’associazione Donk Humanitarian Medicine ODV, attiva sul territorio dal 2012, ha un comprovato track record di assistenza. Negli anni ha garantito il Diritto alla Salute a tutti, effettuando oltre 20.000 visite gratuite. Questo evidenzia un impegno continuo a favore delle persone più vulnerabili, promuovendo una cultura di assistenza e inclusione.
Il futuro dell’assistenza per i migranti a Trieste
Sviluppi e obiettivi futuri
Con l’apertura di questo nuovo sportello, Trieste compie un passo significativo verso la costruzione di un sistema di assistenza più inclusivo per i migranti. L’obiettivo è di continuare a espandere i servizi offerti, puntando su una maggiore integrazione e sensibilizzazione della comunità locale. È fondamentale che tutti i cittadini, insieme alle istituzioni e alle organizzazioni non governative, lavorino in sinergia per garantire che le persone migranti possano ricevere l’assistenza di cui hanno bisogno.
Un modello da replicare
Il modello dello sportello sociosanitario potrebbe fungere da esempio per altre città italiane e europee che si trovano ad affrontare sfide simili. L’integrazione dei servizi sanitari e sociali, unita a un approccio umano e comprensivo, rappresenta senza dubbio una strada percorribile per facilitare l’inserimento dei migranti e garantire loro i diritti fondamentali.
Ultimo aggiornamento il 20 Agosto 2024 da Donatella Ercolano