obiettivi del piano regionale per l'autismo

obiettivi del piano regionale per l’autismo

La Regione Lazio approva il primo Piano regionale per l’autismo, mirato a garantire interventi coerenti e personalizzati, promuovendo integrazione sociale e autodeterminazione per le persone autistiche e le loro famiglie.
Obiettivi Del Piano Regionale Obiettivi Del Piano Regionale
La Regione Lazio ha approvato il primo "Piano regionale per l’autismo", mirato a garantire interventi efficaci e uniformi per le persone autistiche e le loro famiglie. Il piano promuove l'integrazione sociale, l'autodeterminazione e il coinvolgimento attivo delle famiglie, supportato da una sinergia tra istituzioni e associazioni. L'obiettivo è migliorare la qualità dei servizi e creare un ambiente favorevole per la - Gaeta.it

La Regione Lazio ha ottenuto una svolta significativa nella programmazione dei servizi per le persone con autismo. È stato ufficialmente approvato il primo “Piano regionale per l’autismo“, un’iniziativa che mira a garantire interventi mirati e coerenti sul territorio. Massimiliano Maselli, Assessore all’Inclusione sociale e servizi alla persona, ha sottolineato l’importanza di questo grande passo, che si propone di rispondere in modo efficace ai bisogni e alle aspettative delle persone autistiche e delle loro famiglie.

Il Piano è concepito per affrontare in modo organico le esigenze di chi vive con autismo nel Lazio. Lo scopo primario dell’iniziativa è di istituire una programmazione che migliori la qualità degli interventi. Questi ultimi dovranno essere non solo qualitativi, ma anche distribuiti in maniera uniforme across il territorio regionale. Gli obiettivi includono la creazione di progetti che siano adeguati alle specifiche necessità degli utenti, promuovendo un ambiente che faciliti la loro crescita e integrazione sociale.

Inoltre, il piano si concentra sulla promozione della scelta e dell’autodeterminazione delle persone con autismo, con l’intento di mettere al centro le loro esigenze. Una particolare enfasi è posta sulla necessità di garantire una presa in carico globale, che integri diverse forme di supporto, da quello educativo a quello sanitario.

collaborazioni tra enti e associazioni

Un aspetto fondamentale del Piano è il contributo di diversi attori sociali. Masselli ha espresso un sincero ringraziamento alla Commissione consiliare, presieduta da Savo, per aver approvato il Piano all’unanimità. Anche diverse associazioni, organizzazioni sindacali e enti del Terzo Settore hanno avuto un ruolo significativo. Il lavoro collaborativo ha consentito di arricchire il Piano con input preziosi, creando un progetto che sia davvero rappresentativo delle necessità delle famiglie e delle persone con autismo.

La sinergia tra le istituzioni e il mondo associativo è fondamentale per dare vita a interventi più efficaci. Non si tratta solo di sviluppare strategie, ma di costruire un percorso in grado di coinvolgere attivamente le famiglie e le persone interessate. Questo approccio crea un legame tra istituzioni e comunità, attraverso una comunicazione costante e una programmazione condivisa.

principi fondamentali del piano

Il Piano regionale per l’autismo si fonda su una serie di principi chiave. Tra questi, la centralità della famiglia e il riconoscimento del ruolo dei caregiver. Le famiglie non devono essere considerate solo come supporto, ma come parte attiva nella definizione e nell’implementazione dei servizi. L’attenzione alla commistione fra integrazione sociosanitaria e servizi sociali genera un quadro per un’assistenza più completa.

La costruzione della rete di supporto deve basarsi su un approccio che rispetti la dignità e le aspirazioni individuali delle persone con autismo. Questo include la valorizzazione delle scelte personali, lasciando spazio all’autodeterminazione per garantire che i servizi siano realmente rispondenti ai loro desideri e bisogni, senza imporre standard predefiniti.

La realizzazione del Piano in questo contesto rappresenta un passo avanti verso maggiore inclusione e attenzione verso la comunità, ponendo le basi per un futuro con opportunità più ampie per le persone con autismo.

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