Il borgo marchigiano di Offida è diventato set cinematografico per il nuovo film “Blue“, un’opera prima di Eleonora Puglia. Il progetto coinvolge nomi noti come Rocco Siffredi, Alexia Cozzi e Shaen Barletta e narra la storia di Luce, una giovane studentessa alle prese con le sfide legate ai mondi online, in particolare nei contesti spesso ingannevoli dei social e dei siti a contenuto erotico. Le riprese, partite durante il Carnevale, promettono di portare sul grande schermo un racconto attuale e provocatorio.
La trama di “Blue” e il suo messaggio sociale
“Blue” presenta un racconto profondo e attuale che si concentra su Luce, una studentessa che deve confrontarsi con scelte complesse nel contesto di un’era digitale. La trama pone attenzione sul messaggio sociale, mettendo in evidenza le trappole del nostro tempo: il potere del web e l’illusione delle piattaforme online. La presidente della Fondazione Marche Cultura Marche Film Commission, Andrea Agostini, ha sottolineato come il film riesca a stupire e a lanciare un’importante riflessione su un tema di grande attualità . Girato in un contesto marchigiano, l’opera sfrutta le atmosfere uniche del Carnevale di Offida e di altre città come Porto San Giorgio e Fermo, creando un contrasto suggestivo fra tradizione e modernità .
La decisione di ambientare “Blue” in Marche non è casuale: la regione offre paesaggi straordinari e una ricca cultura, elementi che saranno visibili sullo schermo e che arricchiranno la narrazione. La produzione ha infatti scelto di valorizzare il talento locale, impiegando numerosi professionisti marchigiani.
Un’operazione di grande valore culturale
Il film è il risultato di una coproduzione internazionale tra Camaleo, un’azienda italiana, e Agresywnabanda, una realtà polacca. Il sostegno della Regione Marche attraverso PR FESR 2021/2027, insieme al supporto di Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission, ha reso questo progetto non solo possibile, ma anche rappresentativo di un’Amministrazione attenta alla promozione della cultura locale. Al centro della realizzazione del film c’è un team di 150 persone tra figuranti, comparse e professionisti del settore, fra cui assistenti alla regia, scenografi e costumi. Questa partecipazione attiva del tessuto lavorativo marchigiano evidenzia il valore economico e culturale che un’opera di questo tipo può portare alla comunità .
La celebrazione del Carnevale di Offida come cornice
L’inizio delle riprese coincide con il Carnevale di Offida, una tradizione che affonda le radici nella storia locale. Questo evento, caratterizzato da maschere e sfilate, crea una cornice perfetta per le tematiche di trasgressione e dualità affrontate nel film. La simbologia di quest’occasione storica si sposa perfettamente con il mondo digitalizzato e le sue complessità , permettendo di sottolineare i contenuti più critici della narrazione. Le riprese, che dureranno 5 settimane, non solo valorizzano la bellezza e la tradizione marchigiana, ma anche il patrimonio culturale legato al Carnevale.
Lavorando in un ambiente così ricco di significato, la troupe mira a creare un’opera che non solo intrattenga, ma che stimoli anche una riflessione profonda sugli effetti del web nella vita contemporanea. Dopo le prime settimane di lavoro a Offida, il set si sposterà a Porto San Giorgio e Fermo, continuando così a catturare e rappresentare il bello della regione.