La città di Olbia si mobilita per onorare la memoria di Gioele Putzu, il bambino di nove anni tragicamente deceduto dopo essere stato colpito da una porta da calcio in un campo sportivo a Ozieri. L’incidente ha scosso profondamente la comunità locale, unita nel dolore e nella commemorazione di un giovane la cui vita è stata spezzata prematuramente. I funerali, che si sono tenuti in un’atmosfera di grande commozione, hanno visto la partecipazione di centinaia di persone, tra cui compagni di scuola e sportivi.
Il corteo funebre e la cerimonia di addio
Partenza dall’ospedale Santissima Annunziata
Il corteo funebre di Gioele Putzu è partito nel primo pomeriggio dall’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, dove la salma era stata custodita per gli accertamenti richiesti. L’atmosfera era carica di tristezza e rispetto, mentre il corteo si dirigeva verso la chiesa di Sant’Ignazio da Laconi, meta finale per dare un ultimo saluto al piccolo. La bara, di dimensioni contenute e rivestita di una candida stoffa, era adornata con rose bianche e girasoli, un delicato omaggio alla gioventù e alla spensieratezza che caratterizzavano Gioele.
La chiesa di Sant’Ignazio da Laconi
Giunti all’ingresso della chiesa, i compagni di scuola di Gioele, in segno di affetto, lo hanno atteso tenendo in mano rose bianche, simbolo della purezza del bambino. La chiesa, normalmente teatro di cerimonie gioiose come le comunioni, è diventata il luogo di un profondo momento di raccoglimento e preghiera. Durante i funerali, una folla composta da centinaia di persone si è unita per rendere omaggio alla famiglia di Gioele e agli amici, dimostrando quanto fosse amato e rispettato nella sua comunità.
Le parole del parroco e i gesti di affetto
Un messaggio di speranza e ricordo
Durante l’omelia, il parroco Padre Amedeo Salis ha condiviso un messaggio toccante, invitando a mantenere vivo il ricordo di Gioele. “Caro Gioele, vorrei che fossi tu a prendere la parola,” ha detto il sacerdote, sottolineando quanto fosse desiderato e amato. Le sue parole hanno risuonato tra i presenti, evocando ricordi di momenti felici trascorsi con i compagni di judo e di scuola. Padre Amedeo ha parlato della tristezza della situazione, ma ha anche invitato tutti a celebrare la vita di Gioele, sottolineando il desiderio di avere ancora la sua voce tra di noi.
I gesti simbolici degli amici
In un gesto di affetto collettivo, i compagni di judo di Gioele hanno liberato in cielo decine di palloncini bianchi, su cui era scritto il suo nome. Questo simbolico lancio ha rappresentato una celebrazione della sua vita e una dolce memoria della sua presenza. I palloncini, volando via, hanno portato con sé anche le speranze e i sogni di un bambino che avrebbe dovuto affrontare un futuro luminoso.
Il lutto cittadino e il supporto alla famiglia
Il gesto del Comune di Olbia
In segno di rispetto e solidarietà nei confronti della famiglia Putzu, il Comune di Olbia ha proclamato lutto cittadino. Questo gesto ha unito l’intera comunità in un momento di riflessione e rispetto, creando un’atmosfera di cordoglio condiviso. Le bandiere degli uffici pubblici sono state esposte a mezz’asta dalle 15 alle 17, in un simbolico gesto di partecipazione al dolore della famiglia. Anche le attività commerciali hanno sospeso le loro vendite, permettendo così ai cittadini di partecipare al lutto collettivo.
La risposta della comunità
Il supporto e la vicinanza della comunità a Olbia e nei dintorni è stato vasto e intenso. Molti cittadini hanno deciso di unirsi ai familiari di Gioele, non solo per commemorarlo, ma anche per esprimere la loro solidarietà a chi ha perso un bambino in circostanze così tragiche. Questo ha dimostrato quanto il legame tra la comunità e le famiglie sia profondo, soprattutto in momenti di grande sofferenza.
Olbia ha dimostrato, ancora una volta, di essere una comunità unita nella tragedia, sempre pronta a dare supporto e conforto a chi vive momenti di grande dolore.