Nel 2024 le Marche hanno registrato un preoccupante fenomeno demografico: circa 20 mila giovani under 40 hanno deciso di abbandonare la regione, in cerca di opportunità lavorative altrove, soprattutto al Nord o all’estero. Questo esodo ha sollevato l’attenzione di Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e candidato per la presidenza della Regione. Ricci ha evidenziato come molti di questi giovani, formati nelle università marchigiane e dotati di grandi capacità professionali, si trovino costretti a lasciare casa per mancanza di opportunità di lavoro.
Cause dell’emigrazione giovanile nelle Marche
Il fenomeno dell’emigrazione giovanile nelle Marche è complesso e multifattoriale. La mancanza di un mercato del lavoro in grado di offrire posizioni che valorizzino le competenze acquisite da questi giovani rappresenta una delle principali motivazioni alla base di questa scelta dolorosa. Le aziende locali, infatti, faticano a garantire posti di lavoro stabili e ben remunerati, mentre le opportunità in altre regioni o all’estero sembrano più allettanti. Questa situazione non fa altro che allargare il divario generazionale e contribuire a un progressivo invecchiamento della popolazione marchigiana, con possibili ripercussioni negative sull’economia locale.
Ricci ha descritto questa tendenza come “drammatica” e ha sottolineato l’urgenza di invertire il corso degli eventi. Ha richiamato l’attenzione su un problema che riguarda non solo il presente, ma anche il futuro socioeconomico della regione. Infatti, se non si inverterà questa tendenza, si rischia di compromettere ulteriormente il tessuto sociale ed economico delle Marche, rendendo più complicato il rilancio di aree già vulnerabili.
Politiche per il rilancio e la sostenibilità
Per affrontare questa situazione, Ricci ha proposto un approccio innovativo e sostenibile, sottolineando la necessità di investire nelle professionalità giovanili e nelle politiche attive del lavoro. L’idea centrale è quella di ripristinare il valore del lavoro nelle Marche, creando opportunità attraverso investimenti mirati e politiche che mettano al centro la sostenibilità e il sociale. Questi elementi sono cruciali per incoraggiare i giovani a rimanere e investire nel proprio territorio piuttosto che cercare fortune altrove.
Il discorso di Ricci si concentra sulle aree interne della regione, luoghi spesso trascurati dalla politica, che stanno vivendo un drammatico processo di spopolamento. Secondo il candidato, è fondamentale ripopolare queste zone attraverso incentivi e supporto alle iniziative locali, rendendole più attrattive per le nuove generazioni. Il rafforzamento dei servizi sociali e di welfare, l’adeguamento delle infrastrutture e il supporto all’imprenditoria locale rappresentano altrettante leve su cui agire per fermare l’emorragia di giovani talenti.
Iniziativa “Ricucire le Marche”
Come parte della sua campagna elettorale, Ricci ha annunciato il tour “Ricucire le Marche”, che si svolgerà nel fine settimana dall’11 al 13 aprile. Questo evento prevede un percorso in bicicletta attraverso le aree interne della regione, partendo da Cantiano fino ad Arquata del Tronto. L’obiettivo è quello di riscoprire e valorizzare la bellezza del territorio, mentre si raccolgono opinioni e si presentano proposte per il rilancio delle comunità locali.
Durante il tour, il candidato avrà l’opportunità di confrontarsi direttamente con i cittadini, ascoltando le loro idee e suggerimenti, con l’intento di costruire una visione comune per il futuro delle Marche. Ricci è convinto che, con l’impegno collettivo, si possa restituire speranza a una regione ricca di potenzialità. La percezione positiva di molti giovani, che scelgono di restare e lavorare per migliorare la loro terra, può diventare un catalizzatore per un cambiamento reale.
Il messaggio di Ricci è chiaro: le Marche devono tornare a essere una regione grande, aperta e proiettata verso il futuro, con un forte focus sulle nuove generazioni.