Oltre 40 tonnellate di gas refrigerante sequestrate al porto di Gioia Tauro, colpo alla salute ambientale

Oltre 40 Tonnellate Di Gas Ref Oltre 40 Tonnellate Di Gas Ref
Oltre 40 tonnellate di gas refrigerante sequestrate al porto di Gioia Tauro, colpo alla salute ambientale - Gaeta.it

L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha condotto un'importante operazione al porto di GIOIA TAURO, sequestrando più di 40 tonnellate di gas refrigerante pericoloso per l'ambiente. Questo intervento si colloca nell’ambito di un'azione di monitoraggio e controllo, essenziale per la salute del nostro pianeta, ai danni dei gas ad alto potenziale inquinante come gli idrofluorocarburi . Le azioni intraprese evidenziano la determinazione delle autorità nel contrastare i traffici illegali che minacciano non solo l'ambiente, ma anche la salute pubblica.

Le modalità del sequestro e l'intervento delle autorità

La segnalazione e le verifiche

L'operazione eseguita dall'Ufficio delle Dogane di Gioia Tauro è il frutto di un’attenta attività di monitoraggio del Circuito doganale di controllo, che ha registrato operazioni con elevato profilo di rischio. Durante un controllo di routine, i funzionari doganali hanno identificato un carico di oltre 40 tonnellate di gas refrigerante, inizialmente dichiarato come diclorometano dall'importatore. La discrepanza nelle dichiarazioni ha subito destato sospetti riguardo alla vera natura della merce.

Le verifiche successive hanno rivelato che il carico comprendeva 112 bombole di gas refrigerante non ricaricabili, la cui importazione è espressamente vietata per il loro impatto negativo sul clima. Anche le rimanenti bombole, ricaricabili, sono state oggetto di ulteriori accertamenti, poiché soggette a quote di accesso restrittive all'interno dell'Unione Europea.

L'azione coordinata con la Procura della Repubblica

Dopo aver riscontrato irregolarità, l'Agenzia ha informato la Procura della Repubblica di Palmi, guidata dal procuratore Emanuele Crescenti. Le autorità giudiziarie hanno prontamente avviato un sequestro penale d'urgenza delle bombole non ricaricabili, successivamente convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari . Questa azione ha sottolineato la grave violazione dei protocolli riguardanti il commercio di HFC, destinati a proteggere l'ambiente da sostanze chimiche dannose.

La sinergia con il ministero dell'ambiente

Sequestro amministrativo e violazioni delle quote

La sinergia tra l'Agenzia delle Dogane e il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha portato a un ulteriore provvedimento: il sequestro amministrativo delle bombole ricaricabili. Questo provvedimento si è reso necessario a causa del superamento delle quote assegnate di "F-Gas" per la società importatrice, che ha mostrato un comportamento non conforme alle normative in vigore.

I protocolli europei e nazionali regolano strettamente l'immissione in commercio di HFC, con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale di queste sostanze. La strategia dell'Unione Europea mira a limitare le emissioni di gas a effetto serra e a promuovere alternative più ecologiche. La violazione delle normative non solo comporta il sequestro delle merci ma comporta anche sanzioni significative.

Sanzioni economiche per le violazioni

L'Agenzia ha reso noto che, oltre al sequestro penale e amministrativo, la società responsabile della violazione degli obblighi di immissione in commercio di HFC affronta l'applicazione di sanzioni pecuniarie. Queste possono variare da 50.000 a 150.000 euro, a seconda della gravità dell'infrazione riscontrata. Le sanzioni sono un deterrente importante per prevenire future violazioni e dimostrano l'impegno delle autorità nel tutelare l'ambiente e garantire il rispetto delle normative.

L'azione di Gioia Tauro è un esempio di come le istituzioni italiane stiano lavorando attivamente per proteggere l'ambiente da pratiche commerciali dannose. La continua vigilanza e il coordinamento tra le autorità competenti sono fondamentali per confrontarsi con le sfide ecologiche del nostro tempo.

Google News Subscription Box
Seguici su Google News
Resta aggiornato con le ultime notizie 📰
Seguici ora!
Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *