Il settore alberghiero spagnolo si è unito in una causa legale che coinvolge oltre 400 hotel contro la piattaforma di prenotazione Booking.com. Questa iniziativa, promossa dall’Associazione Spagnola dei Direttori d’Albergo, ha come obiettivo principale il risarcimento economico per i danni legati all’applicazione di clausole di parità, che sono state recentemente contestate dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. La problematica delle clausole di parità ha destato preoccupazioni all’interno del settore che si sta mobilitando per ottenere giustizia.
La crescita della class action
Il numero degli hotel partecipanti a questa class action ha subito un notevole incremento, passando da circa 300 esercizi a oltre 400 negli ultimi mesi. Questo fenomeno evidenzia la crescente preoccupazione degli albergatori riguardo le pratiche commerciali di Booking.com, in particolare in relazione alla clausola di parità, in vigore dal 2004 fino a giugno 2024. La decisione della Corte di Giustizia dell’UE, che ha stabilito la violazione del diritto europeo, ha fornito nuova linfa a questa iniziativa.
Le controversie sono sorte dalla percezione che le clausole di parità limitino la libertà degli albergatori di stabilire i propri prezzi e promozioni, danneggiando la loro competitività nel mercato. L’Associazione dei Direttori d’Albergo ha sottolineato che, sebbene presentare un reclamo a contratti come quello di Booking.com possa sembrare difficile, è un diritto degli albergatori affermare le proprie esigenze e cercare il giusto risarcimento.
Richiesta di risarcimento milionario
L’ente promotore dell’azione legale ha fissato il valore del risarcimento per questa causa a una cifra che potrebbe sfiorare i 3 miliardi di euro. Questa stima è stata calcolata considerando l’impatto delle clausole di parità sulle politiche commerciali di Booking.com e varierà in base al numero finale di hotel che aderiranno al ricorso. Questo importo sottolinea l’importanza e il peso che le politiche commerciali della piattaforma hanno sul mercato alberghiero spagnolo, generando un’inequità economica che gli hotel desiderano correggere.
Nel settembre 2023, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha confermato la validità delle obiezioni sollevate contro Booking.com, approvando la sentenza della Commissione Nazionale per il Mercato e la Concorrenza che ha sanzionato l’azienda con una multa storica di 413 milioni di euro. Questa decisione ha ulteriormente rafforzato la determinazione degli albergatori a lottare contro chi sfrutta posizioni di mercato dominanti a scapito delle piccole e medie imprese del settore.
Il futuro del settore alberghiero spagnolo
Questa class action rappresenta un passo significativo verso la riconquista dell’autonomia commerciale da parte degli albergatori. Molti operatori del settore hanno già espresso la necessità di rivedere l’intero sistema delle agenzie di viaggio online e di trovare pratiche commerciali più eque che non penalizzino continuamente le strutture ricettive. Le aspettative nei confronti di un risultato positivo di questa iniziativa si intrecciano con la speranza di sviluppare un modello di business che possa garantire una concorrenza sana e un adeguato servizio ai clienti.
Con l’adeguamento della normativa europea e il supporto delle istituzioni, il settore alberghiero spagnolo potrebbe avviarsi verso una nuova era di opportunità e sostenibilità, dove la collaborazione tra albergatori e piattaforme di prenotazione online si focalizzi su una sinergia rispettosa delle leggi e equa per tutte le parti coinvolte.