Oltre venti morti e mille feriti nell'esplosione al porto di bandar abbas, possibile causa legata a combustibile per missili

Oltre venti morti e mille feriti nell’esplosione al porto di bandar abbas, possibile causa legata a combustibile per missili

Un’esplosione nel porto di Shahid Rajai a Bandar Abbas, Iran, causa 28 morti e oltre mille feriti; l’incidente coinvolge perclorato di sodio, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza e il controllo dei materiali militari.
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Un’esplosione nel porto strategico di Bandar Abbas, Iran, ha causato 28 morti e oltre mille feriti, probabilmente dovuta a sostanze chimiche legate al combustibile per missili, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza e l’impatto geopolitico. - Gaeta.it

Un episodio drammatico ha scosso Bandar Abbas, città portuale nel sud dell’Iran, dove un’esplosione ha causato 28 morti e oltre mille feriti. L’incidente, avvenuto nella zona logistica del porto di Shahid Rajai, ha suscitato allarme per le dimensioni e la natura dell’evento, visto che si tratta di un punto chiave per il passaggio commerciale del paese. Fonti interne e media internazionali hanno individuato un possibile legame con materiali destinati alla produzione di missili, aumentando le preoccupazioni sullo stoccaggio e la gestione di sostanze pericolose in un luogo così strategico.

La tragedia del porto di bandar abbas: l’esplosione e il bilancio delle vittime

L’esplosione è avvenuta intorno a mezzogiorno, ora locale, su una banchina del porto di Shahid Rajai, portando rapidamente a un bilancio drammatico. L’agenzia della Mezzaluna Rossa iraniana ha aggiornato il numero delle vittime a 28, mentre i feriti superano quota mille. Molti di loro si trovano ancora in condizioni critiche, ricoverati nei reparti di terapia intensiva degli ospedali locali. Il porto è un fulcro vitale per l’economia iraniana: attraverso la sua banchina passa l’85% delle merci del paese. La sua posizione, a Bandar Abbas, sullo Stretto di Hormuz, rende questo luogo una zona particolarmente strategica per il transito del petrolio; una porzione pari a un quinto della produzione energetica mondiale passa proprio da lì.

L’esplosione è stata talmente potente da essere udita a diversi chilometri di distanza, spaventando abitanti e provocando estesi danni alle strutture portuali. Le autorità locali hanno avviato le operazioni di soccorso e messa in sicurezza dei luoghi, ma la vastità della calamità ha reso difficoltoso un intervento immediato e completo. L’area interessata è stata transennata per permettere le indagini e garantire la sicurezza del personale addetto alla gestione dell’emergenza.

Il ruolo del perclorato di sodio: combustibile solido e origine dell’esplosione

Fonti interne al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran, riportate dal New York Times, hanno segnalato che il rogo potrebbe essere stato causato da una sostanza chimica impiegata nel settore militare. Si tratta del perclorato di sodio, una componente essenziale del combustibile solido per missili. Questo materiale, infiammabile e sensibile a urti o alte temperature, potrebbe aver innescato la detonazione responsabile della forte esplosione.

Le autorità iraniane, attraverso l’agenzia di stampa Irna, hanno confermato che il disastro è probabilmente legato a contenitori di sostanze chimiche immagazzinate nel porto, senza però fornire dettagli precisi. I motivi esatti che hanno scatenato la deflagrazione restano da chiarire, ma gli organi ufficiali hanno escluso, per il momento, l’ipotesi di sabotaggio o di un’azione ostile deliberata. Questo lascia aperto il dibattito sulle procedure di sicurezza adottate nella gestione di materiali pericolosi in un luogo tanto importante per le attività commerciali e militari dell’Iran.

Il legame con il combustibile per missili, nell’ambito di un’area portuale civile, solleva interrogativi sul controllo e la sorveglianza delle merci che vi transitano o sono stoccate, specie in un momento di tensioni internazionali ancora presenti nella regione. Per ora rimane alta l’attenzione sulle indagini e sulle possibili ripercussioni, sia locali che sul piano geopolitico.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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