Il ricordo di Raffaele Colapietra, storico e studioso del territorio aquilano scomparso il 27 aprile 2023, continua a vivere attraverso un nuovo volume curato dal giornalista Giustino Parisse. Il libro, intitolato “Raffaele Colapietra al Centro – Interviste sull’Aquila“, non solo celebra la sua opera ma rappresenta anche un invito collettivo per dedicargli il nome di una via, o un luogo emblematico della città che ha tanto amato e studiato.
Il contributo di Raffaele Colapietra
Raffaele Colapietra è stato una figura di riferimento nel panorama culturale aquilano. La sua vita è stata caratterizzata dall’impegno nella ricerca storica e nella valorizzazione della memoria collettiva. Molto del suo lavoro si è focalizzato sulle esperienze legate alla ricostruzione dell’Aquila dopo il devastante terremoto del 2009. Il suo approccio metodologico e la sua profonda conoscenza della storia locale gli hanno permesso di essere un punto di riferimento per istituzioni e cittadini. Le sue interviste sono state fondamentali per documentare non solo la storia, ma anche la vita quotidiana della comunità aquilana, fornendo spunti e riflessioni sul passato e sul futuro della città.
Colapietra ha sempre avuto la capacità di raccontare storie legate alle tradizioni e agli eventi significativi della città, creando un legame profondo tra la sua ricerca e la vita delle persone. Attraverso le sue parole, ha illuminato gli aspetti della cultura locale che avrebbero altrimenti rischiato di essere dimenticati. La sua dedizione e la sua passione per la storia del territorio costituiscono un patrimonio inestimabile per le generazioni future.
La presentazione del volume
Il volume curato da Giustino Parisse è stato presentato nella Sala Polifunzionale di Onna, un luogo simbolico per il ricordo della comunità aquilana. Durante l’evento, sono state lette alcune delle interviste raccolte dal 2000 al 2023, che evidenziano il pensiero di Colapietra su temi vari, dalla storia locale alla vita sociale e culturale della città.
Le interviste non offrono solo un ritratto del professore, ma anche uno spaccato della città dell’Aquila nel tempo, permettendo a chi legge di cogliere le evoluzioni e le trasformazioni della comunità. La pubblicazione, quindi, diventa una fonte preziosa di testimonianze, che raccontano l’importanza delle tradizioni locali nonché delle sfide affrontate da cittadini e istituzioni.
Giustino Parisse, nell’introduzione del libro, sottolinea la necessità di non disperdere il prezioso materiale di Colapietra, evidenziando la sua capacità di affrontare argomenti complessi con una semplicità e una lucidità che lo rendevano unico. Le sue interviste partivano spesso da eventi contemporanei, per poi approfondire la storia, senza mai risultare pedanti o scolastiche.
Richiesta di intitolazione
Durante la presentazione, è emersa una proposta condivisa tra associazioni culturali e cittadini: intitolare una via o un luogo all’Aquila in onore di Raffaele Colapietra. Questo gesto simbolico non solo servirebbe a commemorare il suo contributo alla città, ma anche a mantenere viva la sua eredità culturale. L’idea è motivata dalla volontà di riconoscere l’importanza di uno studioso che non ha mai esitato a esprimere opinioni e critiche, anche in modo schietto, a fronte di una certa reticenza delle istituzioni ad abbracciare un pensiero critico.
Colapietra ha sempre rifiutato compromessi, mettendo in discussione le versioni ufficiali e rappresentando una voce libera in un panorama a volte limitato e uniforme. La sua proposta di intitolazione è vista come un atto di giustizia verso un personaggio che ha contribuito in modo significativo alla vita sociale e culturale dell’Aquila, restituendo alla comunità un fronte di riflessione e approfondimento sulle proprie radici e sul futuro.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Sofia Greco