Omaggio ad Emidio Greco: il film “L'invenzione di Morel” torna al Lido per le Giornate degli Autori

Omaggio ad Emidio Greco: il film “L’invenzione di Morel” torna al Lido per le Giornate degli Autori

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Omaggio ad Emidio Greco: il film “L'invenzione di Morel” torna al Lido per le Giornate degli Autori - Gaeta.it

In programma domani sera al Lido di Venezia, presso la sala Laguna, la pre-apertura della ventunesima edizione delle Giornate degli Autori celebrerà il regista Emidio Greco con una proiezione speciale del suo film d’esordio, “L’invenzione di Morel”. Questo straordinario film, presentato per la prima volta cinquant’anni fa alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, è tratto dall’omonimo romanzo di Adolfo Bioy Casares e nel suo cast include attori di spicco come Giulio Brogi, Anna Karina, John Steiner e Roberto Herlitzka. La colonna sonora è stata curata dal noto compositore Nicola Piovani.

La trama di “L’invenzione di Morel”

Un’isola deserta e un mistero da svelare

“La storia di L’invenzione di Morel” ruota attorno a un evaso che si ritrova su un’isola deserta, un luogo che sembra abbandonato ma che nasconde segreti e anomalie. Qui, il protagonista scopre un palazzo che appare desolato, ma all’interno vive un gruppo di persone che sembrano condurre una vita strana e dissipata. La trama si sviluppa in un mix di suspense e meraviglia, mostrando la curiosità e l’attrazione del naufrago, che si sente irresistibilmente attratto da una donna di nome Faustine.

L’impossibilità di fuggire dalla realtà

Il naufrago tenta di avvicinarsi a Faustine, ma si rende conto con crescente frustrazione che lei non riesce a vederlo, come se la sua esistenza fosse ignorata. Questo aspetto del film solleva interrogativi sulla percezione, l’esistenza e l’illusione. In un contesto che si avvicina al fantastico, la donna appare imprendibile, permettendo al protagonista di riflettere sul suo stato di isolamento e sulle conseguenze delle sue azioni. Questo incontro impossibile tra i due personaggi genera una tensione che permea tutto il film.

Il genio di Morel e la sua invenzione

La macchina del tempo

Al centro della narrazione si trova la figura di Morel, uno scienziato che ha sviluppato una macchina in grado di registrare il tempo, catturando l’essenza di una settimana di vita dei suoi amici. Questa invenzione, però, non è priva di conseguenze etiche e morali, poiché ha creato un ciclo eterno in cui i momenti vissuti si ripetono senza fine, mentre i vivi possono osservare ma non interagire.

L’inganno della vita eterna

L’aspetto più inquietante della macchina di Morel è la sua capacità di creare un’illusione di immortalità. Il naufrago, attratto dalla vita dei “registrati”, desidera disperatamente diventare parte di quella realtà virtuale, ma presto si rende conto che l’immortalità meccanica è, in ultima analisi, un inganno. La sua contemplazione sulla vita e la luce perpetua del palazzo diventa un viaggio di scoperta che esplora il concetto di vera esistenza rispetto a quella artificialmente conservata.

Impatto culturale e riecheggi nel presente

Un film che oltrepassa il tempo

“L’invenzione di Morel” non è solo un racconto di fantascienza, ma una meditazione profonda sulla percezione della realtà, l’amore e la memoria. Macchina del tempo, prestazioni umane e relazioni interpersonali si intrecciano in un’opera che ha influenzato non solo il cinema, ma anche gli studi letterari e filosofici. La proiezione di domani offre un’opportunità per rivisitare un capolavoro che continua a ispirare generazioni di cineasti e spettatori.

La rilevanza ai giorni nostri

Con le attuali discussioni sulla tecnologia e il suo impatto sulle relazioni umane, il film di Greco torna a risuonare in un’epoca in cui l’illusione della connessione si confronta con la solitudine. La riflessione del film sull’autenticità e sull’effimero della vita resta quanto mai attuale, sollecitando il pubblico a interrogarsi su quale sia il vero significato di esistere e di essere presenti nella vita degli altri.

La proiezione di “L’invenzione di Morel” si preannuncia quindi come un evento imperdibile per gli amanti del cinema e della narrativa, un’opportunità per rendere omaggio a un grande regista e per confrontarsi con tematiche universali che affascinano da decenni.

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