Il turismo a ISCHIA continua a vivere un momento delicato. Recentemente si è svolto lo ‘sciopero gentile’ dei balneari, una iniziativa rivolta a non interrompere la stagione estiva e garantire il servizio ai turisti. Nonostante le difficoltà, gli imprenditori locali hanno deciso di tenere aperti gli ombrelloni. Le ragioni di questa scelta risiedono nelle criticità legate alla delibera della giunta comunale che ha anticipato al 2024 la scadenza delle concessioni.
Le ragioni dello ‘sciopero gentile’
Un’azione di protesta pacifica
L’iniziativa degli stabilimenti balneari di Ischia, definita ‘sciopero gentile’, ha rappresentato un tentativo di protesta pacifica contro le decisioni della giunta. Giuseppe La Franca, presidente della Fiba di Ischia, ha sottolineato l’importanza di non creare disservizi per i turisti, i quali hanno già mostrato segni di una riduzione nelle presenze rispetto all’anno precedente. La Franca ha affermato: “Abbiamo preferito non dare un disservizio ai nostri turisti, che, rispetto allo scorso anno, sono già in calo.”
La scelta degli imprenditori di tenere aperti i loro stabilimenti si integra nella volontà di salvaguardare l’immagine e l’interesse economico dell’isola. Questa strategia di protesta, dunque, si allinea con il desiderio di mantenere vivo il flusso turistico, ancor più necessario in un contesto di difficoltà.
Anticipazione della scadenza delle concessioni
La controversia è emersa dopo la delibera della giunta comunale che ha fissato al 2024 la scadenza delle concessioni per gli stabilimenti. Questo provvedimento ha sollevato forti preoccupazioni tra gli imprenditori balneari, i quali ritengono che una simile mossa possa compromettere l’operatività delle loro attività. Affrontando un tale cambiamento, molti rappresentanti del settore si sono mobilitati, creando un ricorso che mira all’annullamento della delibera.
La reazione legale dei balneari
Il ricorso al Capo dello Stato
Nel tentativo di tutelare i propri diritti, 43 stabilimenti del comune di Ischia avevano avviato un ricorso al Capo dello Stato, evidenziando la volontà di opporsi a questa nuova normativa. Con l’intento di risolvere la questione in modo formale e legale, gli imprenditori hanno quindi cercato un canale di dialogo con le autorità competenti. Il ricorso rappresenta una delle diverse strategie intraprese dagli operatori del settore per cercare di contrastare le decisioni amministrative che, a loro avviso, ledono la loro attività.
Spostamento del contenzioso dinanzi al Tar
Successivamente, a seguito della richiesta esplicita del comune di Ischia, il contenzioso legale è stato trasferito presso il Tar della Campania. Questo spostamento rappresenta un passo decisivo per i balneari, i quali hanno ora la possibilità di sostenere le proprie ragioni in un contesto legale appropriato. Infatti, nei giorni scorsi, gli avvocati dei balneari ischitani hanno depositato il ricorso presso il tribunale, segnalando il proseguimento della battaglia legale in difesa delle concessioni balneari.
Attraverso queste azioni, gli imprenditori balneari di Ischia stanno cercando non solo di proteggere i propri interessi ma anche di garantire la sostenibilità economica del settore turistico locale, fondamentale per l’economia dell’isola. La strada sembra essere ancora lunga, ma il desiderio di dialogo e di riforma rimane forte.