Omicidio di Davide Carbisiero: trovati tre colpi di pistola in sala slot a Cesa

Omicidio di Davide Carbisiero: trovati tre colpi di pistola in sala slot a Cesa

Il cadavere di Davide Carbisiero, 19 anni, è stato trovato in una sala slot a Cesa; le indagini si concentrano su possibili legami con la criminalità organizzata e il clima di paura nella comunità.
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Omicidio di Davide Carbisiero: trovati tre colpi di pistola in sala slot a Cesa - Gaeta.it

Nella mattinata del 9 settembre 2025, è stato scoperto il cadavere di Davide Carbisiero, un ragazzo di 19 anni, all’interno di una sala slot a Cesa, comune in provincia di Caserta. Il giovane presenta almeno tre ferite d’arma da fuoco, ma i motivi dietro al tragico evento rimangono avvolti nel mistero. Le autorità locali, insieme alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono al lavoro per fare chiarezza su quanto accaduto, mentre si stanno indagando possibili collegamenti con la criminalità organizzata.

L’accaduto e il ritrovamento del corpo

Il corpo di Davide Carbisiero è stato trovato intorno alle 7 di mattina, quando il barista, proprietario del vicino bar, ha aperto il locale e ha fatto la macabra scoperta. La sala slot, situata in via Berlinguer, è un luogo frequentato da diverse persone. Tuttavia, quella mattina, il barista ha trovato un ambiente silenzioso e inquietante, con il corpo del giovane disteso sul pavimento. Appena allertati, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa sono giunti sul posto per avviare le indagini, mentre la notizia ha iniziato a diffondersi rapidamente tra la popolazione.

Interventi e indagini in corso

Le prime fasi dell’indagine sono state condotte in modo deciso. Gli inquirenti hanno subito avviato un’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, cercando di identificare eventuali sospetti. Inoltre, sono stati repertati alcuni bossoli rinvenuti sul pavimento, che sono attualmente sotto esame per chiarire l’arma utilizzata. Oltre agli approfondimenti tecnici, diverse persone sono state già ascoltate dagli investigatori, tra cui amici e parenti della vittima, a caccia di indizi e testimonianze utili a ricostruire le ultime ore di Carbisiero.

Possibili collegamenti con la criminalità

Un aspetto che ha suscitato preoccupazione nelle forze dell’ordine è la possibile connessione del delitto con la criminalità organizzata. La Direzione Distrettuale Antimafia ha deciso di monitorare la situazione, considerando che il padre della fidanzata di Carbisiero è reduce da una condanna per spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti stanno esaminando questa pista con attenzione, valutando se ci siano legami tra le dinamiche del delitto e il mondo della droga.

Reazioni e clima di inquietudine a Cesa

La notizia dell’omicidio ha gettato nella costernazione la comunità di Cesa, dove molti si sono radunati nelle vicinanze della sala slot per cercare di comprendere l’accaduto. La giovane vittima era ben conosciuta in zona ed era considerata una persona senza precedenti penali. Gli amici raccontano di un ragazzo stimato e rispettato da tutti, sconvolti dal fatto che la violenza possa averlo colpito in un luogo di aggregazione. Il clima di paura è palpabile e le domande senza risposta aumentano.

Consapevolezza e attesa per l’esame autoptico

In attesa dei risultati dell’esame autoptico disposto dall’autorità giudiziaria, la comunità e gli investigatori sperano che emergano elementi nuovi in grado di far luce sulla vicenda. Il caso di Davide Carbisiero, purtroppo, serve da monito riguardo alla persistenza della violenza e della criminalità organizzata nella regione, un problema non nuovo ma che continua a colpire innocenti. La situazione richiede un monitoraggio costante da parte delle autorità e l’attenzione della società civile.

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