Omicidio stradale: automobilista 35enne indagata per la morte di Cheick Tidiane Bance

Omicidio stradale: automobilista 35enne indagata per la morte di Cheick Tidiane Bance

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Omicidio stradale: automobilista 35enne indagata per la morte di Cheick Tidiane Bance - Gaeta.it

La tragica vicenda che ha colpito la comunità locale ha preso una piega inaspettata. Un’automobilista di 35 anni, che inizialmente aveva contattato le forze dell’ordine per segnalare un incidente, è ora indagata per omicidio stradale. La vittima, Cheick Tidiane Bance, un giovane di 18 anni, è stato investito lungo la Pontebbana, tra Spresiano e Nervesa della Battaglia. L’indagine si è recentemente intensificata a seguito dei risultati dell’autopsia, rivelando dettagli inquietanti sul tragico evento.

La dinamica dell’incidente

L’allerta della 35enne e il ritrovamento del corpo

Nella notte tra sabato e domenica, l’infermiera 35enne ha avvisato le autorità, dichiarando di aver trovato il corpo di un ragazzo sul ciglio della strada. Il giovane, identificato poi come Cheick Tidiane Bance, è stato descritto in condizioni drammatiche. L’intervento immediato delle forze dell’ordine e dei soccorritori ha portato al rinvenimento della vittima, ma le prime informazioni sul contesto dell’incidente sono subito apparse confuse.

La donna ha riportato di aver visto il corpo senza vita del giovane dopo un presunto investimento da parte di un’auto pirata. Tuttavia, successivamente, gli inquirenti hanno avviato indagini dettagliate per verificare la veridicità di quanto riportato, scoprendo elementi che avrebbero cambiato il corso dell’inchiesta.

I risultati dell’autopsia

Il momento cruciale delle indagini è giunto con l’esecuzione dell’autopsia sul corpo di Cheick Tidiane Bance. I risultati hanno rivelato lesioni significative, che secondo gli esperti medici risultano compatibili non con un investimento da parte di una vettura esterna, ma dalla stessa automobile dell’infermiera. La vettura, una Renault Clio, ha subito danni visibili dopo l’impatto, tra cui uno pneumatico anteriore scoppiato e un cerchione compromesso.

Queste scoperte hanno sollevato interrogativi e hanno portato gli investigatori a considerare l’automobilista come la possibile responsabile dell’incidente. La Procura di Treviso ha quindi deciso di iscriverla nel registro degli indagati, formalizzando l’ipotesi di omicidio stradale.

L’inchiesta e il prossimo interrogatorio

Le misure adottate dalla Procura

L’iscrizione nel registro degli indagati non è un passo da sottovalutare, ma un procedimento standard che riflette la serietà della situazione. La Procura di Treviso ha avviato un’intensa azione investigativa, destinata a chiarire le dinamiche dell’incidente. La donna è attualmente in fase di indagine e il suo ruolo nella morte di Cheick Tidiane Bance è al vaglio delle autorità.

Domani, la 35enne sarà interrogata dal sostituto procuratore, il quale coordina l’inchiesta. Questo interrogatorio potrebbe fornire informazioni cruciali e chiarire la sua versione dei fatti, che finora sembra contraddittoria rispetto agli esiti dell’autopsia e alle prove raccolte.

Le implicazioni legali e sociali

Tale situazione non solo pone interrogativi legali sulla condotta dell’automobilista, ma solleva anche questioni sul comportamento degli automobilisti in contesti di emergenza. La comunità locale è scossa da questo evento drammatico, e l’attenzione mediatica su tale caso potrebbe portare a un dibattito più ampio sulle responsabilità alla guida e sulla necessità di maggiore sicurezza stradale.

Con l’inchiesta in corso, si attende che vengano divulgate ulteriori informazioni e che emergano nuovi dettagli sull’hit and run fatale che ha causato la morte di un giovane promettente come Cheick Tidiane Bance.

Ultimo aggiornamento il 22 Agosto 2024 da Donatella Ercolano

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