Un tragico incidente stradale avvenuto a Roma ha portato all’apertura di un’inchiesta che coinvolge tre dirigenti del Comune, tra cui il direttore del Simu. Il caso riguarda la morte di Giacomo Sabelli, un giovane studente di 22 anni, la cui vita è stata spezzata per l’assenza di barriere di sicurezza in una strada nota per la sua pericolosità . Questo articolo analizza i dettagli dell’inchiesta e il contesto di sicurezza stradale nella Capitale.
Il tragico incidente di via del Foro Italico
Il caso di Giacomo Sabelli
Giacomo Sabelli, originario di Caserta, era un promettente studente universitario a Roma. Il 18 novembre 2022, il giovane è stato coinvolto in un terribile incidente stradale in via del Foro Italico, vicino alla Moschea. A causa di un salto di corsia, la sua auto ha invaso la carreggiata opposta, dove si è schiantata. Nonostante i soccorsi immediati, Sabelli è morto il 3 dicembre seguente a causa delle gravi lesioni subite.
La Procura di Roma ha avviato indagini che hanno portato alla chiusura del caso, con il pubblico ministero Francesco Basentini che ha avanzato accuse di omicidio stradale nei confronti di Ernesto Dello Vicario, direttore del Simu. Dello Vicario è accusato di non aver preso provvedimenti nonostante i ripetuti appelli per l’installazione di una barriera di sicurezza in una zona identificata come critica.
Allerta costante da parte delle autoritÃ
Il sollecito per l’installazione del guardrail non era un’iniziativa isolata. Già nel 2022, il gruppo Parioli dei vigili urbani aveva avvertito della necessità di migliorie per la sicurezza stradale. Questo grido d’allerta si aggiunge a una lunga lista di incidenti mortali sul medesimo tratto dal 2007, evidenziando l’assenza di misure preventive adeguate da parte del Comune.
Statistiche sugli incidenti e responsabilitÃ
La lunga serie di tragici eventi
Il pubblico ministero ha evidenziato che, dal 2007, in quella particolare area si sono verificati ben 227 incidenti causati da salti di corsia. Tra questi, cinque hanno portato alla perdita di vite umane. Il primo incidente fatale risale al 30 giugno 2007 con la morte di Monica Veneruzzo, seguito da altri eventi tragici nel 2015 che hanno visto vittime come Umberto Bozzini e Vincenzo Del Vecchio. Le ultime vittime, Giorgia Arzuini e Beatrice Funariù, sono morte nel luglio 2020.
Il quadro delineato dalla Procura non è solo un resoconto di numeri, ma una cronaca di vite spezzate che avrebbero potuto essere evitate. Le richieste per l’installazione di un guardrail sono iniziate fin dal 2001 e, nonostante le richieste reiterate negli anni, il Comune di Roma non ha preso misure efficaci per garantire la sicurezza stradale.
Omissioni di responsabilitÃ
Oltre a Dello Vicario, anche i dirigenti Maurizio Allievi e Andrea Ruggeri sono stati coinvolti nelle stesse accuse. La Procura ha chiarito che la mancanza di risposta alle richieste dei vigili urbani rappresenta una grave omissione. Questi funzionari avevano informazioni sulle problematiche di sicurezza e, nonostante ciò, non hanno intrapreso le azioni necessarie.
Richiesta di rinvio a giudizio e consulenza tecnica
Verso il processo
Il caso di Giacomo Sabelli ha spinto il pubblico ministero a richiedere il rinvio a giudizio per Dello Vicario e Ruggeri non solo per l’incidente che ha provocato la morte del giovane, ma anche per quello di Giorgia e Beatrice. L’inchiesta si sta concentrando non solo sulle responsabilità individuali dei dirigenti, ma anche sui meccanismi istituzionali che hanno permesso il protrarsi di una situazione così critica nel tempo.
Il supporto della consulenza tecnica
Una parte importante dell’inchiesta è rappresentata dalla consulenza dell’ingegner Mario Scipione, che ha contribuito a chiarire le dinamiche degli incidenti e le cause strutturali di questi eventi tragici. Le sue analisi evidenziano come l’assenza di un guardrail sia stata un fattore determinante nel verificarsi di incidenti mortali, ponendo l’accento sulla responsabilità del Comune nel non aver messo in atto misure di sicurezza efficaci.
Il caso di Giacomo Sabelli è un monito che evidenzia l’importanza della prevenzione in materia di sicurezza stradale e la necessità di un’azione tempestiva da parte delle autorità competenti, affinché tragedie simili non si ripetano in futuro.