Ondata di caldo in Veneto: temperature record toccate a Rovigo e Noventa di Piave

Ondata di caldo in Veneto: temperature record toccate a Rovigo e Noventa di Piave

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Ondata di caldo in Veneto: temperature record toccate a Rovigo e Noventa di Piave - Gaeta.it

La calura che attanaglia il Veneto ha raggiunto il culmine oggi, con temperature elevatissime che stanno influenzando non solo la vita urbana, ma anche le località montane. Una situazione meteorologica che crea disagi e costringe molti a cercare rifugio dall’afa, mentre i termometri segnano valori anomali per il periodo estivo.

Temperature da record in pianura

Caldo torrido in città

Oggi i cittadini veneti hanno sperimentato quella che si può definire la giornata più calda dell’estate. Lungo la Pianura Padana, in diverse località, i registri termometrici hanno toccato il picco di 37 gradi, come nel caso di Noventa di Piave, nel Veneziano, e a Rovigo. Venezia, sempre sotto il sole cocente, ha raggiunto una massima di 34 gradi, rendendo l’atmosfera quasi irreale nei centri storici. Il clima è reso ancora più opprimente dall’afa, che ha svuotato le strade e le piazze delle città, solitamente affollate, durante le ore più calde del pomeriggio.

Ogni giorno sembra iniziare con un’anticipazione opprimente del caldo, con i termometri già a 30 gradi alle 9 del mattino. Nonostante il calore intenso, le temperature attuali non segnano record storici per il Veneto, ma rappresentano comunque un evento non trascurabile in un’estate già infuocata. Al fine di affrontare il caldo e preservare la salute, le autorità locali hanno attivato misure preventive per i gruppi più vulnerabili, come anziani e bambini.

Il lato oppressivo dell’afa

L’afa, un fenomeno atmosferico che aumenta la sensazione di calore, sta influenzando profondamente il benessere delle persone. Negli ultimi giorni, i veneti hanno imparato a proteggersi da questa condizione implacabile, con strategie che vanno dall’uso di protezioni solari ai consigli di rimanere idratati. Le organizzazioni di salute pubblica raccomandano di rimanere in ambienti freschi e di evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde.

Calore anche in montagna

Le temperature allarmanti delle località alpine

Nonostante si possa pensare che le elevate altitudini delle montagne venete offrano un rifugio dalla calura, anche qui le temperature continuano a crescere. Cortina d’Ampezzo ha vissuto una giornata rovente, con temperature che hanno raggiunto i 28-29 gradi, un dato sorprendente per una località montana. Questo aumento termico ha sollevato preoccupazioni anche tra gli esperti del clima, che avvertono dei possibili effetti a lungo termine sull’ecosistema montano e sul turismo.

Situazioni analoghe si registrano persino sulla Marmolada, dove si trova Punta Rocca a 3.265 metri di quota. Qui, i dati rilevati dall’agenzia regionale Arpav hanno mostrato una temperatura massima di 10,4 gradi nelle ore centrali del pomeriggio, una cifra che si discosta dai dati storici di questa stagione. Gli appassionati della montagna sono stati costretti a rivedere i propri piani di escursione, cercando alternative a percorsi che di solito sono l’ideale per sfuggire al caldo.

Normative e sicurezza in montagna

Per affrontare queste sfide climatiche, i gestori delle aree turistiche hanno sviluppato con urgenza piani d’azione mirati a garantire la sicurezza dei visitatori. L’invito a rimanere ben idratati e a scegliere percorsi adatti alle condizioni di caldo è diventato cruciale. Le autorità suggeriscono anche di verificare le previsioni meteorologiche prima di intraprendere escursioni e di informarsi sulle eventuali chiusure o limitazioni delle aree alpine, per proteggere la salute pubblica e garantire una fruizione sicura della montagna.

La situazione attuale in Veneto rappresenta quindi un campanello d’allarme per la comunità locale e i visitatori, richiamando l’attenzione sull’importanza di una preparazione adeguata e di comportamenti responsabili durante queste giornate di estremo caldo.

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