Ondate di calore: l'Italia in prima linea nel bilancio mortale secondo uno studio di Nature

Ondate di calore: l’Italia in prima linea nel bilancio mortale secondo uno studio di Nature

Uno studio avverte che le ondate di calore in Europa, con l’Italia tra i paesi più colpiti, potrebbero causare 2,3 milioni di morti entro la fine del secolo.
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Ondate di calore: l'Italia in prima linea nel bilancio mortale secondo uno studio di Nature - Gaeta.it

Un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature lancia un allerta preoccupante sulla crescente minaccia delle ondate di calore in Europa, con l’Italia che si posiziona come il paese maggiormente colpito. Secondo le previsioni, si stima che entro la fine del secolo il numero di morti legati al caldo possa aumentare drasticamente, conducendo a una cifra allarmante di 2,3 milioni di decessi nel continente. Tra le città più vulnerabili figurano Roma, Napoli e Milano, che potrebbero vedere un incremento significativo nel numero di morti a causa delle temperature estreme.

Dettagli del nuovo studio e collaborazioni internazionali

La ricerca, condotta dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine, ha visto il coinvolgimento anche di istituzioni italiane come l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’ASL Roma 1 e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale . Questa vasta collaborazione internazionale ha portato all’analisi di 854 città in Europa e ha evidenziato le potenziali conseguenze devastanti del riscaldamento globale.

I dati rivelano che quattro città italiane si trovano nella graduatoria delle dieci metropoli europee più a rischio per quanto riguarda le morti causate dal caldo. Roma occupa il secondo posto con una proiezione di circa 148mila decessi, subito dopo Barcellona, mentre Napoli segue con oltre 147mila morti previste. Milano, con poco più di 110mila decessi, e Genova con oltre 36mila, si aggiungono a questo preoccupante elenco.

Le implicazioni di questi numeri sono allarmanti e richiedono una riflessione profonda sulle misure necessarie per affrontare tali problematiche. Le ondate di calore, infatti, non colpiranno solo il benessere della popolazione, ma avranno anche effetti diretti sull’economia e sui servizi sanitari, già messi a dura prova da eventi climatici estremi.

Strategie per ridurre i rischi mortali associati al caldo

Le proiezioni sul numero di morti legati al caldo evidenziano la necessità di strategie immediate e efficaci contro il riscaldamento globale. Il team di ricerca sottolinea che l’unico modo per attenuare il rischio di mortalità sarà una rapida riduzione delle emissioni di CO2, una sfida che richiede l’impegno di governi, industrie e cittadini.

Le condizioni climatiche in Italia, insieme a quelle di altri paesi mediterranei come Malta, Spagna e Portogallo, rendono questi paesi particolarmente vulnerabili. Se il trend attuale continua e le temperature continuano ad aumentare, il rischio di ondate di calore diventerà sempre più significativo, determinando un elevato numero di decessi, soprattutto tra la popolazione più anziana e fragile.

La ricerca evidenzia anche che le morti causate da ondate di calore potrebbero superare quelle associate al freddo, un dato che invita a rivedere le politiche sanitarie e le strategie di prevenzione già esistenti. Investire in infrastrutture resilienti, creare spazi pubblici ombreggiati e informare la popolazione sui rischi legati al caldo sono alcuni degli interventi chiave.

Queste azioni non solo contribuiranno a salvaguardare la salute pubblica, ma anche a migliorare la qualità della vita nelle città, rendendole più vivibili in un contesto climatico in cambiamento. In questo scenario, è cruciale che le autorità locali e nazionali prendano coscienza della situazione e collaborino in modo efficace per affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo.

Ultimo aggiornamento il 30 Gennaio 2025 da Sara Gatti

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