Operaio di 35 anni muore schiacciato da bobcat in un cantiere a Soresina nel cremonese

Operaio di 35 anni muore schiacciato da bobcat in un cantiere a Soresina nel cremonese

Un operaio di 35 anni è morto a Soresina in un incidente con un bobcat nel cantiere edile; indagini di carabinieri e Ats Val Padana puntano a chiarire cause e sicurezza sul lavoro.
Operaio Di 35 Anni Muore Schia Operaio Di 35 Anni Muore Schia
Un operaio di 35 anni è morto ieri a Soresina in un incidente sul lavoro causato dal movimento accidentale di un bobcat in un cantiere edile. Le autorità hanno avviato indagini per chiarire le cause e verificare il rispetto delle norme di sicurezza. - Gaeta.it

Nel pomeriggio di ieri a Soresina, piccolo comune in provincia di Cremona, un operaio di 35 anni ha perso la vita in un grave incidente sul lavoro. La tragedia si è consumata all’interno di un cantiere edile dove la vittima stava usando un bobcat, attrezzatura comune nei lavori di costruzione e movimento terra. Le autorità hanno avviato le indagini per chiarire i dettagli dell’accaduto e approfondire i fattori che hanno portato a questa drammatica fatalità.

Dinamica dell’incidente sul lavoro a soresina

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si trovava accanto al bobcat, una piccola pala meccanica, mentre cercava di accedere all’abitacolo del mezzo. In quel momento, probabilmente per un errore, ha azionato la benna che si è mosso verso il basso. L’attrezzo lo ha agganciato e trascinato senza che fosse possibile fermare il braccio meccanico in tempo utile. La forza del movimento ha causato il decesso immediato dell’operaio.

Non risultano testimoni in grado di bloccare la macchina, né al cantiere né da remoto, rendendo l’incidente quasi inevitabile in quei frangenti. Al momento non è chiaro se l’azione sia stata accidentale o causata da un guasto tecnico del bobcat. L’ipotesi principale è quella di un errore umano, legato forse alla difficoltà di coordinare i comandi mentre l’uomo tentava di salire sulla macchina.

Indagini delle forze dell’ordine

I carabinieri di Soresina e quelli della compagnia di Cremona hanno preso in carico le indagini immediatamente. Hanno svolto rilievi sul posto per esaminare lo stato del bobcat e le condizioni dell’area di lavoro. Parallelamente, sono intervenuti gli ispettori dell’Ats Val Padana, l’ente sanitario che si occupa di sicurezza sul lavoro, per verificare il rispetto delle norme e capire se nell’organizzazione del cantiere ci siano state violazioni.

Queste verifiche serviranno a individuare eventuali responsabilità e a prevenire altri incidenti. Le autorità stanno ascoltando testimoni e colleghi per ricostruire la dinamica più precisa. Attenzione particolare è riservata alla formazione del lavoratore e ai protocolli di sicurezza seguiti durante l’uso del bobcat.

Profilo della vittima e contesto lavorativo

L’operaio deceduto aveva 35 anni ed era di origine egiziana. Viveva nella provincia di Brescia, dove probabilmente si spostava per lavoro. La sua mansione principale era quella di gruista, figura che implica la gestione di macchinari pesanti in cantiere. Su questo tipo di lavori grava un rischio elevato, soprattutto in ambienti aperti con mezzi in movimento costante.

Questo incidente richiama l’attenzione sull’importanza delle misure di sicurezza nei cantieri. Anche chi è esperto può incorrere in situazioni pericolose, specie con macchinari complessi come il bobcat. L’episodio di Soresina conferma quanto sia delicata la gestione dei mezzi e quanto serva cautela per evitare tragedie.

Misure di sicurezza indispensabili

Il caso si inserisce in un contesto più ampio di controlli e norme per la tutela della salute degli operai edili. L’Ats Val Padana, insieme ad altri enti, sottolinea la necessità di aggiornamenti continui sulle procedure di sicurezza e di addestramento adeguato per ogni macchina usata. Il bobcat, ad esempio, richiede una conoscenza precisa di tutti i comandi e delle possibili emergenze.

Nei cantieri italiani, le regole richiedono che ogni movimento meccanico possa essere fermato rapidamente in caso di pericolo. Questo incidente dimostra quanto sia fondamentale il sistema di sicurezza, così come la presenza costante di supervisori qualificati sul posto. Attrezzature moderne magari includono sistemi di blocco automatico, ma la vigilanza degli operatori resta cruciale.

Le ispezioni future punteranno a prevenire situazioni simili attraverso revisioni tecniche e formazione continua. La tragedia di Soresina mette in luce la realtà quotidiana di chi lavora in ambienti a rischio e richiama, ancora una volta, la necessità di attenersi con rigore alle norme.

Change privacy settings
×