Operazione anti-mafia a Napoli: 17 membri del clan Esposito-Nappi arrestati per omicidio

Operazione anti-mafia a Napoli: 17 membri del clan Esposito-Nappi arrestati per omicidio

Operazione Anti Mafia A Napoli Operazione Anti Mafia A Napoli
Operazione anti-mafia a Napoli: 17 membri del clan Esposito-Nappi arrestati per omicidio - Fonte: Cronachedellacampania | Gaeta.it

Un’importante operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha portato all’arresto di 17 persone legate al clan Esposito-Nappi, scatenando l’attenzione dei media e della comunità locale. L’ordinanza cautelare, firmata dal giudice per le indagini preliminari Isabella Iaselli, riguarda un’organizzazione criminale attiva nella zona di Bagnoli e si fonda su indagini complesse avviate dopo l’omicidio di un autista vicino al boss della cosca.

La struttura del clan Esposito-Nappi

Leadership e organizzazione interna

Nell’ordinanza di 180 pagine, emerge la figura centrale di Massimiliano Esposito, 53 anni, noto nel circuito criminale come ‘o scugnato. Insieme alla moglie Maria Matilde Nappi, 50 anni, ha costituito un’organizzazione stabile e strutturata che si occupa di attività illecite e di controllo del territorio. La cosca è rappresentata anche dai loro figli: Massimiliano Giuseppe Junior di 21 anni, Cristian di 33 anni, e il genero Carmine Esposito di 27 anni, riconosciuto con il soprannome di Sesè. L’arresto di questi membri non fa altro che evidenziare la propensione della famiglia a mantenere un forte controllo sulle operazioni del clan.

Attività criminali e territorio d’azione

Il clan Esposito-Nappi si è dimostrato particolarmente attivo nella gestione e nel controllo delle attività illecite a Bagnoli e nelle zone limitrofe. L’ordinanza sottolinea come l’organizzazione fosse coinvolta in estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti e altri reati di natura violenta. Lo scontro per il controllo del territorio con altre bande, come il clan Troncone di Fuorigrotta, ha portato a violenze e omicidi, uno dei quali è al centro delle indagini attuali.

L’omicidio di Salvatore Capone

Circostanze dell’omicidio

L’omicidio di Salvatore Capone, avvenuto il 1° gennaio 2021, ha rappresentato una svolta nelle indagini contro il clan Esposito-Nappi. Capone, che lavorava come autista per Maria Matilde Nappi, è stato ucciso in circostanze che hanno attirato l’attenzione delle forze dell’ordine. Gli investigatori sospettano che il delitto possa essere legato a conflitti territoriali, confermando una connessione diretta tra Capone e il boss Massimiliano Esposito, il cui soprannome era tatuato sul petto della vittima.

Rivelazioni dalle indagini

Durante le indagini, sono emerse intercettazioni telefoniche che rivelano la reazione di Maria Matilde Nappi alla morte di Capone. La donna ha mostrato un notevole cordoglio e ha garantito sostegno alla madre della vittima. Le prove raccolte indicano che l’omicidio di Capone non fosse un evento isolato, ma parte di un contesto di violenza più ampio legato alla lotta per il potere tra clan rivali.

Collaboratori di giustizia e testimonianze

Le dichiarazioni chiave

Le indagini sono state supportate dalle testimonianze di vari collaboratori di giustizia, tra cui membri di clan rivali. Le dichiarazioni di collaboratori come Vincenzo Cepollaro e Gianluca Noto hanno fornito un quadro più preciso delle dinamiche interne al clan. Ulteriori testimonianze provenienti da ex boss come Gennaro Carra hanno rivelato ulteriori dettagli sulla struttura e le operazioni del clan Esposito-Nappi.

Impatto delle testimonianze

Le informazioni fornite dai collaboratori di giustizia sono risultate cruciali per il progresso dell’indagine. Esse hanno permesso agli investigatori di raccogliere prove incontrovertibili e di costruire un caso solido contro i membri del clan, culminando nell’emissione delle ordinanze restrittive. Questo evidenzia l’importanza della cooperazione tra le forze dell’ordine e i testimoni disposti a rompere il silenzio delle organizzazioni mafiose.

I nomi degli indagati

Nel contesto di questa operazione, i nomi degli indagati sono stati resi noti:

  1. ESPOSITO Massimiliano, 53 anni, alias “O Scugnato” – Carcere
  2. NAPPI Maria Matilde, 50 anni – Carcere
  3. ESPOSITO Massimiliano Giuseppe Junior, 21 anni – Carcere
  4. ESPOSITO Cristian, 33 anni – Carcere
  5. ESPOSITO Carmine, 27 anni, alias “Sesè” – Carcere
  6. ESPOSITO Gennaro, 20 anni, alias “Sesè” – Carcere
  7. ORTONE Michele, 24 anni – Carcere
  8. JULIANO Salvatore, 71 anni – Carcere
  9. TASSERI Alessandro, 24 anni – Carcere
  10. FASANO Vincenzo, 20 anni – Carcere
  11. ESPOSITO Eduardo, 23 anni – Carcere
  12. UGON Corrado, 30 anni – Indagato
  13. FILIPPONE Domenico, 32 anni – Indagato
  14. FILIPPONE Umberto, 58 anni – Indagato
  15. CAMPOLO Maria, 47 anni – Arresti domiciliari
  16. GRASSO Luisa, 37 anni – Arresti domiciliari
  17. LANDIERI Ilaria, 25 anni – Indagata

Questa operazione segna un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione, evidenziando l’impegno delle autorità nel ripristino della legalità.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

    Visualizza tutti gli articoli
Change privacy settings
×