Nella mattinata del 19 luglio 2024, Ostia è stata al centro di un’importante operazione di polizia che ha portato all’arresto di nove persone accusate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti della Polizia di Stato del X Distretto “Lido di Roma”, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza cautelare, frutto di un complesso lavoro investigativo.
Le indagini e il modus operandi del gruppo
Le indagini che hanno condotto alle misure cautelari emesse dalla magistratura risalgono a febbraio scorso. Investigatori e poliziotti hanno condotto un’attenta analisi delle attività di spaccio che si svolgevano in due appartamenti situati in vie strategiche di Ostia. Attraverso osservazioni mirate e l’installazione di telecamere di sorveglianza, è emerso un quadro in cui il traffico di sostanze stupefacenti era caratterizzato da un’intensa operatività.
Il modus operandi del gruppo criminale si fondava su un’efficace organizzazione: i due appartamenti erano pattugliati da sentinelle che vigilavano costantemente su ogni movimento esterno. I poliziotti, grazie a diverse operazioni di sequestri effettuate nei confronti di acquirenti, sono riusciti a risalire ai collegamenti tra gli spacciatori e i loro clienti. Le dichiarazioni degli acquirenti hanno anche fornito ulteriori elementi per la ricostruzione delle dinamiche operative del gruppo.
Utilizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza cittadina e realizzando servizi di appostamento, gli agenti hanno monitorato il continuo scambio di droga, riuscendo così a identificare non solo i responsabili diretti, ma anche il personale di supporto coinvolto nell’illecita attività. Al termine delle indagini, sono stati individuati due italiani, proprietari degli immobili, e altri sette complici impegnati nell’organizzazione.
Misure cautelari e conseguenze legali
Alla conclusione dell’indagine, l’autorità giudiziaria ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica di Roma, stabilendo misure cautelari per i sospetti coinvolti. Due italiani, di 47 e 48 anni, sono stati destinatari della custodia cautelare in carcere, un segnale forte della determinazione delle istituzioni nel combattere il fenomeno dello spaccio nella capitale.
In aggiunta, cinque individui di età compresa tra i 22 e gli 89 anni hanno ricevuto la misura degli arresti domiciliari, mentre per due giovani di 18 e 19 anni è stata disposta l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Si sottolinea che, secondo l’ordinamento giuridico italiano, è doveroso ribadire che ogni accusa non equivale a una condanna, e che il percorso giudiziario prevede tre gradi di giudizio per garantire un equo processo.
Questo evento segna un passo significativo nelle operazioni di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti a Ostia, dimostrando l’impegno delle forze di polizia nel garantire una maggiore sicurezza nella comunità.