OPERAZIONE "ASSALTO": 18 ARRESTI PER RICICLAGGIO DI DENARO DELLE MAFIE A ROMA

OPERAZIONE “ASSALTO”: 18 ARRESTI PER RICICLAGGIO DI DENARO DELLE MAFIE A ROMA

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OPERAZIONE "ASSALTO": 18 ARRESTI PER RICICLAGGIO DI DENARO DELLE MAFIE A ROMA - Gaeta.it

Il 9 luglio 2024, la Direzione Distrettuale Antimafia ha concluso l’operazione “Assalto” con 18 arresti e oltre cinquanta indagati per il riciclaggio di milioni di euro delle mafie a Roma. Le indagini sottolineano l’importanza delle operazioni di riciclaggio e l’organizzazione gestionale delle attività criminali nella capitale. Ecco cosa emerge dall’inchiesta condotta dalla DDA di Roma.

IL RUOLO DEI MANAGER MAFIOSI NEL RICICLAGGIO

L’inchiesta rivela un sistema criminale basato su manager mafiosi con competenze per gestire investimenti, imprese, e movimentare grandi capitali mirati al riciclaggio. Questi individui sono in grado di agire in un ambiente criminale pianificato e strutturato, influenzando vari settori economici a Roma.

LA VISIONE DI ROBERTO SAVIANO

Roberto Saviano, in un video per Fanpage.it, analizza le intercettazioni e le dichiarazioni dei pentiti. Attraverso un dialogo del camorrista Umberto Luongo, Saviano mette in evidenza il complesso rapporto tra mafia, politica e istituzioni nella capitale. Luongo descrive come a Roma sia comune e accettato avere legami con le istituzioni, a differenza di Napoli, dove ciò sarebbe visto come disonorevole.

LA POLITICA COME MAFIA A ROMA

Saviano spiega come a Roma la politica e la mafia si intreccino in modo intricato, contrapponendosi a una visione chiara come a Napoli. A Roma, la politica diventa un elemento centrale nel sistema criminale, dove i confini tra corruzione e criminalità sono sfumati. Le parole di Luongo mettono in luce il ruolo cruciale delle istituzioni nella rete criminale della capitale.

ALLEANZE TRA MAFIE E CONTROLLO TERRITORIALE

L’inchiesta svela come le mafie tradizionali rivolgano il loro interesse verso Roma, cercando di ottenere un controllo economico anziché territoriale. Le alleanze tra clan, tipicamente impossibili nei rispettivi territori d’origine, diventano fattibili nella capitale. Questa trasformazione evidenzia la complessità e la flessibilità delle relazioni criminali a Roma.

GESTIONE CRIMINALE E AFFARI A ROMA

Una generazione di manager criminali a Roma ha la capacità di gestire non solo investimenti e attività aziendali finalizzate al riciclaggio, ma anche di mantenere equilibri tra i clan e corrompere le forze dell’ordine. Queste figure sanno muoversi tra il mondo della criminalità organizzata e gli affari, ampliando il proprio raggio d’azione e influenza.

COGNOMI CRIMINALI COME GARANZIA DI SUCCESSO

Nomi come Nicoletti e Senese rappresentano una garanzia di successo negli affari a Roma, dove la presenza di tali individui è considerata un’opportunità piuttosto che un rischio. Questi cognomi sono associati a una storia di potere e controllo, che incute rispetto e garantisce risultati nei business illeciti nella capitale.

INVESTIMENTI CRIMINALI: BENZINA E CINEMA

L’inchiesta rivela che i clan investono in settori chiave come il cinema e i prodotti petroliferi a Roma. La distribuzione di benzina attraverso società di facciata e gli investimenti nel settore cinematografico evidenziano come le mafie operino in ambiti economici diversificati, utilizzando attività legali come copertura per i loro scopi illeciti.

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