Un’operazione condotta dai carabinieri ha portato all’arresto di 11 individui nelle province di Roma e Napoli. Gli arresti sono stati effettuati all’alba e riguardano persone accusate di vari reati, tra cui associazione a delinquere, riciclaggio, estorsione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Due dei soggetti arrestati sono stati condotti in carcere, mentre nove sono stati posti agli arresti domiciliari con dispositivi elettronici.
Le indagini dei carabinieri: un lavoro meticoloso e articolato
Attività investigativa
L’inchiesta, condotta dai carabinieri della Compagnia di Roma Cassia, si è sviluppata nel periodo da giugno 2020 ad agosto 2021. Gli investigatori hanno svolto un’attività approfondita, che ha incluso l’analisi di contenuti di cellulari sequestrati e l’interrogazione di testimoni. Utilizzando diversi metodi, come pedinamenti e osservazioni, sono emerse prove significative che attestano l’esistenza di un gruppo criminale attivo.
Le intercettazioni telefoniche e l’analisi dei conti correnti bancari hanno permesso di delineare chiaramente i ruoli e le responsabilità dei membri del sodalizio. Uno degli aspetti più allarmanti identificati è l’organizzazione di truffe informatiche tramite la creazione di false pagine web di istituti di credito, da cui sono stati illecitamente guadagnati circa 100 mila euro.
Traffico illecito di opere d’arte e ricettazione
Un’altra irregolarità emersa dall’indagine è stata la ricettazione di opere d’arte storiche, tra cui libri risalenti ai secoli XVIII e XIX. Questi beni erano stati rubati da collezioni private e biblioteche nel nord e nel sud Italia negli anni ’90 e 2000. La capacità di recupero e restauro di tali opere da parte del gruppo criminale è un altro dei gravi reati documentati.
Attività di favoreggiamento e traffico di stupefacenti
Supporto all’immigrazione clandestina
Le indagini hanno rivelato che alcuni membri del gruppo fornivano supporto logistico a migranti provenienti da diverse nazioni, come Afghanistan, Bangladesh, Pakistan e India. Questi individui sono stati aiutati a entrare e permanere in vari stati dell’Unione Europea, tramite strutture clandestine e reti di contatti illecite.
Traffico di sostanze stupefacenti
Un altro fronte di azione per il sodalizio è stato il traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno messo in evidenza attività riguardanti la distribuzione di hashish, marijuana e cocaina. In questo contesto, i membri organizzavano metodi di pagamento violenti, estorcendo le somme dovute attraverso minacce e, in alcuni casi, sequestri di persona.
L’operazione ha già portato a sette arresti in flagranza di reato per possesso di documenti falsi e per traffico di sostanze stupefacenti, mentre sei persone sono state bloccate in Croazia e Slovenia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’analisi delle prove raccolte, unita ai dettagli dell’operazione, offre un quadro preoccupante riguardo la presenza di organizzazioni criminali che operano nel traffico di sostanze e supporto all’immigrazione non autorizzata, evidenziando la necessità di ulteriori interventi sul territorio per contrastare tali fenomeni.