Operazione dei carabinieri a Formia: intensificati i controlli per prevenire reati e difendere il mare

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Operazione dei carabinieri a Formia: intensificati i controlli per prevenire reati e difendere il mare - Gaeta.it

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Nel primo weekend di agosto 2024, la Compagnia dei Carabinieri di Formia ha avviato un’ampia operazione di controllo del territorio, mirata a combattere i reati e a garantire la sicurezza pubblica nelle località costiere del Lazio. Questi servizi, realizzati in coordinamento con il Comando Provinciale di Latina, si concentrano in particolare sulla dissuasione di attività illecite legate al consumo di sostanze stupefacenti e alcool, elementi che affliggono i luoghi della movida estiva. L’operazione ha visto il coinvolgimento di diverse forze dell’ordine e ha portato a risultati significativi.

Controlli serrati tra Formia e Gaeta

Obiettivo sicurezza e prevenzione

L’operazione di controllo ha coinvolto direttamente i Comuni di Formia, Gaeta e Scauri di Minturno, aree particolarmente frequentate durante il periodo estivo. Nella notte tra sabato 3 agosto e domenica 5 agosto, i carabinieri hanno messo in atto un lavoro serrato di monitoraggio e vigilanza. Sono stati controllati 55 autoveicoli, 10 esercizi pubblici e 11 persone sottoposte a provvedimenti giuridici. Questi controlli sono stati essenziali per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti, creando un deterrente per i comportamenti illeciti.

Risultati dei controlli

I risultati dell’operazione sono stati evidenti. Sono state elevate diverse sanzioni al codice della strada e segnalate all’autorità amministrativa 5 persone trovate in possesso di piccole quantità di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, hashish e marijuana. In un caso, un individuo è stato sorpreso a guidare in stato di alterazione a causa di sostanze stupefacenti, il che ha portato al ritiro immediato della patente. Inoltre, 117 persone sono state identificate, di cui 15 già con precedenti penali, segnalando l’importanza e l’efficacia di tali operazioni nel monitoraggio delle situazioni potenzialmente problematiche.

La pesca di frodo: un attacco all’ecosistema marino

Un’attività illegale sotto osservazione

Non solo reati legati alla sicurezza pubblica sono stati al centro della missione dei carabinieri, ma anche azioni dirette alla protezione dell’ambiente marino. I militari della Motovedetta CC 816, nel corso di un controllo nelle acque di Gianola, hanno scoperto un’illecita attività di pesca di frodo. Utilizzando trappole artigianali e reti da pesca immerse illegalmente, i trasgressori hanno messo a rischio la vita marina, nuocendo gravemente all’ecosistema locale.

I rischi per la navigazione

La rete di pesca rinvenuta, costituita da 900 metri di nylon, rappresenta una grave minaccia non solo per la fauna ittica, ma anche per la sicurezza delle imbarcazioni. Le eliche delle barche possono facilmente impigliarsi, creando rischi inaccettabili per gli equipaggi e per le stesse imbarcazioni. L’assenza di segnaletica adeguata e la mancanza di autorizzazioni indicate su galleggianti trovati in mare sono elementi che evidenziano quanto il fenomeno sia diffuso e come gli autori tentino di sfuggire al controllo delle autorità.

Azioni a tutela dell’ambiente marino

L’operazione dei carabinieri non si limita al sequestro delle reti da pesca; include anche il rilascio in mare di numerosi esemplari di specie ittiche intrappolate. L’impegno della Motovedetta CC 816 sarà costante nel contrastare l’inquinamento marino e nel proteggere le risorse ittiche, sostenendo le politiche di conservazione dei mari e delle coste italiane.

Un impegno costante nella lotta ai reati

L’azione dei carabinieri di Formia è una risposta concreta alla crescente preoccupazione per la sicurezza pubblica e la difesa dell’ambiente. La lotta contro reati minori e attività illecite come la pesca di frodo non è solo una questione di enforcement, ma è parte di una strategia più ampia di sensibilizzazione sui temi della legalità e della salute degli ecosistemi marini. Gli sforzi delle forze dell’ordine in questo ambito rappresentano quindi un passo significativo verso un futuro più sicuro e sostenibile per le comunità costiere del Lazio.

Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2024 da Elisabetta Cina

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