È in corso un’importante iniziativa da parte della Direzione Regionale Lazio dell’INPS insieme al Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, focalizzata sulla lotta al lavoro sommerso e alla tutela dei diritti dei lavoratori nel mondo dell’agricoltura. Questa operazione è stata avviata in risposta a un crescente problema di sfruttamento e lavoro nero, che affligge il territorio pontino e non solo.
Ispezioni nelle aziende agricole del Lazio
Dal 23 luglio 2024, gli ispettori dell’INPS hanno avviato un’operazione su larga scala, che ha visto l’accesso a diverse aziende agricole situate in località quali Latina, Terracina, Sperlonga e Fondi. L’azione è stata programmata sulla base di liste elaborate dalla Direzione Centrate Entrate dell’INPS e ha avuto come obiettivo principale l’identificazione di irregolarità legate a manodopera non dichiarata.
Questa iniziativa ha visto la partecipazione attiva di AGEA, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, che ha fornito un supporto fondamentale attraverso l’uso di tecnologie di telerilevamento. Grazie a tali tecnologie, sono state individuate le coltivazioni e gli allevamenti registrati sulle particelle catastali, permettendo un incrocio di dati con quelli in possesso dell’INPS, come il fatturato delle aziende e il numero di lavoratori dichiarati. L’interazione fra le diverse banche dati ha permesso di stabilire indici di rischio elevati per le aziende più sospette.
In aggiunta alle ispezioni documentali, sono state realizzate anche attività ispettive sul campo, con l’intento di scoprire e reprimere le violazioni delle normative sul lavoro.
Obiettivi della lotta al lavoro nero
L’azione coordinata dell’INPS e dei Carabinieri ha come scopo quello di garantire due aspetti fondamentali: la protezione dei lavoratori e la difesa delle aziende che operano nel pieno rispetto delle normative vigenti. Da un lato, questo intervento serve a fornire una copertura previdenziale a coloro che lavorano in agricoltura ma sono assunti in maniera irregolare. Dall’altro, si propone di tutelare le aziende oneste da una concorrenza sleale generata da chi evade i costi retributivi, previdenziali e assicurativi.
L’operazione ha voluto dare un segnale forte e chiaro di presenza dello Stato sul territorio, fungendo da deterrente per chi continua a sfuggire ai controlli. La sinergia tra le istituzioni ha dimostrato di avere un impatto significativo sulle dinamiche occupazionali nel settore agricolo.
Risultati positivi e aumento delle assunzioni regolari
Il comportamento positivo delle aziende ha portato a risultati nel periodo compreso tra il 1° giugno e il 15 luglio 2024. In questo lasso di tempo, sono state registrate ben 7.368 assunzioni a tempo determinato nella provincia di Latina, un incremento del 53,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, quando gli inserimenti lavorativi erano stati 4.790.
Analizzando i dati, dal 1 al 18 giugno 2024, si è registrato un totale di 1.742 assunzioni, mentre tra il 19 e il 30 giugno si sono contate 3.287 assunzioni, seguite da altre 2.339 dal 1 al 15 luglio. Questi aumenti possono essere ricondotti a una reazione positiva da parte delle aziende dopo i controlli effettuati. L’andamento delle assunzioni ha dimostrato picchi significativi nei giorni successivi alle ispezioni, segno che la maggiore attenzione delle forze dell’ordine e delle istituzioni competenti sta spingendo le aziende verso una maggiore regolarizzazione della loro manodopera.
L’operazione continuerà con l’obiettivo di garantire la legalità e combattere il lavoro nero, essenziale per costruire un mercato del lavoro equo e sostenibile nel settore agricolo.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2024 da Armando Proietti