Un’operazione di polizia a Milano ha portato all’arresto di quattro sospettati di furto aggravato, specializzati nel sottrarre chiavi e documentazione dagli avventori dei mercati rionali per svaligiare successivamente le loro abitazioni. Gli arrestati, tra cui due colombiani di 35 e 30 anni, una connazionale di 27 e un messicano di 25, si trovano ora sotto indagine anche per ricettazione. Le forze dell’ordine hanno identificato e fermato i quattro durante un’operazione strategica nel weekend, evidenziando l’impegno nella lotta contro i crimini predatori.
Identificazione e fermo dei sospettati a Peschiera Borromeo
Sabato pomeriggio, gli agenti della 6/a Sezione della Squadra Mobile, nell’ambito di un’operazione mirata contro il furto, hanno notato un’auto con a bordo quattro giovani sudamericani ritenuti sospetti. Le indagini hanno presto portato il gruppo fino a un centro commerciale di Peschiera Borromeo, un’area a pochi chilometri da Milano. Qui, i sospettati si sono distinti per il loro comportamento furtivo mentre si aggiravano tra i vari negozi. Due dei colombiani hanno agito da palo, mentre la donna ha attirato l’attenzione della responsabile del negozio, permettendo al messicano di accedere al cassetto della cassa, da cui ha sottratto un telefono. Tuttavia, la loro strategia ha trovato un ostacolo imprevisto: all’uscita sono stati intercettati dagli agenti, che si erano preparati a fermarli.
La perquisizione e le prove raccolte dagli agenti
Durante il controllo dell’auto dei sospettati, gli agenti hanno rinvenuto diversi mazzi di chiavi contrassegnati da etichette contenenti nomi e indirizzi delle potenziali vittime. Ulteriori ricerche hanno portato al rinvenimento di un ulteriore mazzo di chiavi, da cui gli agenti hanno potuto risalire a un covo a Vignate, nei pressi di Milano. Qui gli investigatori hanno effettuato un’accurata perquisizione, scoprendo una serie di beni rubati tra cui borse, monili, orologi di valore, inclusi alcuni ROLEX, portafogli, e addirittura tre macchine fotografiche di alta gamma. La perquisizione ha rivelato anche un sacchetto contenente altri sei mazzi di chiavi e un’agenda con annotazioni sui giorni e i luoghi dei mercati rionali della Lombardia, compresi Milano, Monza e Lecco. Questi dettagli hanno messo in luce una pianificazione meticolosa delle attività illecite del gruppo.
Le conseguenze legali e l’operazione di polizia
Dopo il fermo, gli arrestati sono stati sottoposti a un processo per direttissima. Al termine del procedimento, la corte ha disposto la detenzione degli accusati presso il carcere di San Vittore. Le autorità hanno espresso la loro soddisfazione per l’operazione portata a termine, che ha messo un freno a una rete di furti che stava preoccupando i cittadini milanesi e non solo. Il lavoro svolto dalla polizia sottolinea l’importanza della coordinazione e della presenza attiva delle forze dell’ordine nelle aree a maggiore rischio di crimine, allontanando così il rischio di ulteriori furti e conferendo maggiore sicurezza agli avventori dei mercati rionali e dei centri commerciali della regione.
Il caso sottolinea infine la necessità di vigilanza da parte della comunità nel segnalare comportamenti sospetti, contribuendo così a creare un ambiente più sicuro per tutti.
Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina