Un’operazione dei carabinieri ha portato alla luce un fiorente traffico di droga che si svolgeva in un ex zuccherificio a Casei Gerola, una zona rurale strategicamente posizionata vicino all’autostrada A7 Milano-Genova. L’indagine, iniziata a seguito delle segnalazioni da parte della comunità locale, ha portato all’arresto di tre persone e ha identificato altri otto latitanti, con dieci rinvii a giudizio. La situazione denuncia le crescenti preoccupazioni legate allo spaccio di sostanze stupefacenti, con un’operazione che ha coinvolto un complesso network di spacciatori e clienti, prevalentemente provenienti dall’hinterland milanese.
La denuncia della comunità locale
La situazione in via della Rocca a Casei Gerola è stata oggetto di segnalazioni da parte di cittadini e del sindaco Leonardo Tartara, che hanno notato un costante movimento di veicoli su un sentiero di campagna di difficile accesso. Il viavai di auto dirette a un luogo disabitato ha suscitato inquietudine e ha sollecitato le forze dell’ordine a intervenire. Già nel dicembre 2019, il programma “Le Iene” aveva messo in luce la situazione, evidenziando come il traffico di droga fosse una questione di rilevanza locale. Questa attenzione ha contribuito a un’azione investigativa che si sarebbe rivelata cruciale per sventare un’organizzazione criminale ben strutturata.
L’organizzazione del traffico
L’operazione “Drug market” ha dimostrato l’esistenza di un’articolata rete di spacciatori in attività presso l’ex zuccherificio. L’investigazione ha identificato fino a quattro batterie di spaccio che operavano come turni di lavoro, con spacciatori che si alternavano tra le 9 e le 18. I soggetti coinvolti, in gran parte nordafricani e un albanese, si posizionavano tra la vegetazione per condurre gli scambi tra droga e denaro. Questo subdolo meccanismo permetteva loro di mantenere un basso profilo mentre gestivano un traffico di sostanze stupefacenti per un valore stimato di circa 200 mila euro al mese, con oltre 10 chili di droga venduti.
Le conseguenze legali
Il bilancio dell’operazione ha portato all’arresto di tre persone, mentre otto risultano attualmente latitanti, oggetto di un’ordinanza di custodia cautelare da parte della Procura di Pavia. A seguito dell’indagine è stata avanzata richiesta di rinvio a giudizio per dieci soggetti, con undici di questi che presentano un quadro indiziario particolarmente grave. I carabinieri, attraverso un’attenta raccolta di prove e testimonianze, sono riusciti a costruire un dossier solido che ha permesso di disarticolare questa rete di spaccio. La complessità dell’operazione, che ha visto il coinvolgimento del nucleo operativo della sezione radiomobile di Voghera, testimonia l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni di criminalità legati al traffico di droga e nella protezione della sicurezza della comunità .