Operazione interforze smantella un lido abusivo su una spiaggia pubblica: un 59enne denunciato

Operazione interforze smantella un lido abusivo su una spiaggia pubblica: un 59enne denunciato

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Operazione interforze smantella un lido abusivo su una spiaggia pubblica: un 59enne denunciato - Gaeta.it

Un’importante operazione delle forze dell’ordine ha portato al smantellamento di un lido abusivo situato su una spiaggia pubblica di Castellammare di Stabia, evidenziando la crescente attenzione verso la protezione delle aree balneari. Questo intervento è stato effettuato dai Carabinieri della compagnia locale, coadiuvati dalla polizia municipale e dalla Capitaneria di Porto stabiese. La denuncia di un uomo già noto alle forze dell’ordine solleva interrogativi sulla gestione delle spiagge e sulla necessità di garantire l’accesso a tutti.

l’operazione: dettagli e dinamiche

un intervento coordinato

L’operazione che ha portato alla chiusura di questo lido abusivo ha visto una sinergia tra diverse forze dell’ordine. I Carabinieri, insieme ai membri della polizia municipale e ai militari della Capitaneria di Porto, hanno messo in campo un’azione di controllo mirata alle aree balneari di via Sorrentina, in particolare presso l’ex colonia ferroviaria. Questa operazione ha avuto l’obiettivo di verificare la presenza di eventuali attività illecite e di salvaguardare l’uso legittimo delle spiagge pubbliche.

Le aree interessate erano state segnalate per la presenza di strutture non autorizzate e, attraverso un’attenta verifica sul campo, è emersa la realizzazione di un lido completo di attrezzature gestite senza alcuna autorizzazione. L’operato delle forze dell’ordine ha dimostrato come la costante vigilanza sia fondamentale per mantenere la legalità e il rispetto delle norme vigenti riguardanti il demanio pubblico.

attrezzature sequestrate

Nel corso delle operazioni, gli agenti hanno proceduto al sequestro di un notevole quantitativo di attrezzature destinate all’attività illecita. Sono stati confiscati ben 67 lettini solari, 20 sedie sdraio e 15 ombrelloni, insieme a un banco frigo per gelati e una vetrina per alimenti. Inoltre, sono stati trovati tre gabbiotti in legno, ciascuno di circa sei metri quadrati, utilizzati per la gestione della struttura.

La situazione ha rivelato una completa organizzazione di un lido abusivo dove i bagnanti potevano fruire di servizi a pagamento, tutto ciò avveniva su suolo demaniale. Questo non solo costituisce una violazione delle leggi, ma ostacola anche il libero accesso al mare, diritto fondamentale di tutti i cittadini.

le conseguenze legali per il proprietario

denuncia e responsabilità

Il proprietario delle attrezzature sequestrate, un uomo di 59 anni originario di Castellammare di Stabia, è stato denunciato per occupazione abusiva di spazio demaniale. Questo reato implica l’uso di terreni di proprietà pubblica senza aver ottenuto le necessarie autorizzazioni, un comportamento che non solo è illegale, ma mina anche le norme che tutelano l’accesso alle spiagge per la collettività.

L’operazione ha quindi messo in evidenza come le forze dell’ordine siano pronte a intervenire contro chi tenta di appropriarsi indebitamente di beni comuni, assicurando così che il territorio torni a essere fruibile da tutti. La denuncia rappresenta un chiaro messaggio che sottolinea la determinazione delle autorità locali nel mantenere l’ordine e nel proteggere le risorse naturali.

la tutela del territorio

L’azione contro il lido abusivo è parte di un programma più ampio che mira a preservare l’integrità delle coste italiane. Le forze dell’ordine, attraverso questi interventi, cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di rispettare la legalità e la necessità di tutelare le aree pubbliche. La spiaggia rappresenta un bene comune che deve essere accessibile a tutti, e la repressione di attività abusive è fondamentale per garantire il godimento di questi spazi da parte di tutti i cittadini.

L’operazione ha ricevuto un’accoglienza positiva da parte della comunità, evidenziando una crescente consapevolezza riguardo alla tutela del territorio e dei beni pubblici. La speranza è che eventi come questi possano contribuire a creare una cultura di rispetto e di responsabilità, affinché le spiagge restino un luogo di svago e benessere per tutti.

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