Le autorità italiane hanno programmato per giovedì le operazioni di brillamento di un ordigno bellico rinvenuto lo scorso febbraio. Questa iniziativa si svolgerà al largo di Villa San Giovanni, nel Mar Tirreno, e coinvolgerà diverse agenzie e comuni locali. È fondamentale informare la popolazione riguardo le modalità e le precauzioni adottate per garantire la sicurezza durante le operazioni.
Dettagli sul ritrovamento dell’ordigno
L’ordigno in questione è di origine bellica, pesa circa 500 libbre e misura 120 centimetri di lunghezza con un diametro di 37 centimetri. È stato scoperto il 17 febbraio scorso a una profondità di circa 30 metri, nello specchio d’acqua antistante la località Bolano a Villa San Giovanni. La scoperta di ordigni risalenti a conflitti passati è un fenomeno non raro nella zona, che è stata teatro di fuochi incrociati e bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. L’operazione di brillamento è fondamentale per rimuovere questi pericoli dal fondale marino e garantire la sicurezza della navigazione e delle attività locali.
Riunione di coordinamento tra le autorità competenti
Per preparare le operazioni di brillamento, si è svolta questa mattina una riunione di coordinamento in videoconferenza. Hanno partecipato rappresentanti delle Prefetture di Reggio Calabria e Messina, insieme a funzionari dei Comuni di Messina e Villa San Giovanni, delle Capitanerie di Porto di entrambe le città e del Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei” di La Spezia. Questo incontro ha avuto il compito di armonizzare le procedure e garantire il rispetto dell’ambiente marino durante l’esecuzione dell’operazione.
La coordinazione di diversi enti è essenziale per la riuscita di questa delicata operazione, che richiede un’adeguata pianificazione per evitare rischi e garantire la sicurezza delle persone e delle imbarcazioni presenti in zona.
Tempistiche e modalità dell’operazione
Secondo il comunicato della Prefettura di Reggio Calabria, le operazioni di brillamento avranno inizio alle 6 del mattino. L’ordigno sarà trasportato in una specifica area del Mar Tirreno, situata a nord dello Stretto di Messina, lontano dalla costa tra i comuni di Scilla e Bagnara. Qui avverrà l’esplosione in condizioni di sicurezza. Durante l’operazione, il rumore della detonazione sarà l’unico effetto percepibile dalla popolazione locale. Tuttavia, l’intensità del suono varia a seconda della direzione e della forza del vento. Potrebbe anche crearsi una ridotta colonna d’acqua al momento dell’esplosione.
La Capitaneria di Porto di Messina ha già predisposto un’apposita ordinanza per interdire la navigazione nell’area marittima compresa in un raggio di 1.500 metri dal punto di brillamento dell’ordigno. Questa misura è imposta per tutelare la sicurezza dei naviganti e delle imbarcazioni nei paraggi.
La corretta informazione e l’adozione di misure preventive sono elementi cruciali per garantire che l’operazione si svolga senza problemi. La comunità locale è chiamata a seguire le disposizioni delle autorità e a mantenere la calma in attesa dell’esecuzione del brillamento.