La Cappella San Giovanni Paolo II dell’Ospedale San Carlo di Potenza e la Cappella dell’Ospedale San Pio da Pietrelcina di Villa d’Agri sono stati designati come luoghi di grazia per l’indulgenza giubilare, da ottenere in vista del Giubileo del 2025. Questo è quanto dichiarato dall’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo, sulla base del decreto firmato dall’Arcivescovo di Potenza, Monsignor Davide Carbonaro.
Modalità per ottenere l’indulgenza
Secondo le disposizioni della Chiesa per il Giubileo 2025, ci sono diverse modalità per ottenere l’indulgenza. Prima di tutto, i fedeli devono visitare devotamente le cappelle designate. La confessione e la partecipazione alla messa sono aspetti fondamentali per completare il percorso spirituale richiesto. Inoltre, è importante vivere l’adorazione eucaristica, un momento di profonda connessione con il Sacro.
Nel particolare, i cappellani degli ospedali, Don Mario Galasso e Don Mimmo Florio, hanno previsto dei momenti di adorazione e catechesi aperti a tutti. Questi eventi offriranno l’opportunità di riflessione e preghiera in un ambiente di supporto. Nella Cappella dell’Ospedale di Villa d’Agri, Don Giovanni Pecile ha in programma momenti simili di raccoglimento e preghiera, rendendo la presenza spirituale accessibile a pazienti e familiari.
Un segnale di speranza per i pazienti
Giuseppe Spera, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo, ha messo in evidenza l’importanza di questi luoghi come fonte di conforto e speranza. Per chi si trova a vivere momenti difficili a causa della malattia, poter accedere a spazi dedicati alla spiritualità rappresenta una boccata d’aria in un contesto spesso carico di stress e preoccupazioni. Le celebrazioni e le attività programmate all’interno delle cappelle mirano a creare un senso di comunità e sostegno reciproco tra pazienti, familiari e personale sanitario.
La scelta strategica di questi luoghi di culto è in linea con la volontà della Chiesa di rendere l’indulgenza non solo un atto di fede, ma anche un metodo per affrontare le sfide quotidiane con un rinnovato spirito di speranza. Le attività di preghiera e adorazione, infatti, possono favorire un ambiente più sereno, in cui i malati e i loro cari possono sentirsi sostenuti nel loro percorso.
Iniziative future per la comunità
Con la creazione di eventi e attività nella Cappella San Giovanni Paolo II e nella Cappella dell’Ospedale San Pio da Pietrelcina, l’obiettivo è di coinvolgere attivamente la comunità. Si prevede che, oltre ai momenti di adorazione e preghiera, vi possano essere anche incontri di formazione spirituale, consulenze di supporto e iniziative legate alla salute mentale e spirituale.
Queste proposte saranno ulteriormente sviluppate, creando una rete di supporto che possa estendersi oltre l’ambiente ospedaliero. La presenza di figure religiose prepara il terreno per un dialogo aperto con i pazienti e le loro famiglie, cercando di rispondere non solo ai bisogni fisici, ma anche a quelli emotivi e spirituali.
La Cappella San Giovanni Paolo II e la Cappella dell’Ospedale San Pio da Pietrelcina si configurano così come punti di riferimento non solo per la celebrazione del Giubileo, ma anche per il sostegno quotidiano a chi vive momenti di fragilità.
Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2025 da Marco Mintillo