Un nuovo sviluppo segna l’inchiesta che vede coinvolti Leonardo Apache La Russa e il dj Tommaso Gilardoni: è stata formalmente depositata l’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura. L’avvocato della presunta vittima ha chiamato in causa la gip per evitare che il procedimento si chiuda senza un processo. Il caso riguarda la diffusione di video privati, con l’accusa che cambia rispetto all’ipotesi iniziale.
la richiesta di archiviazione della procura e il mutamento dell’ipotesi accusatoria
Dopo una serie di accertamenti, i magistrati avevano indicato che i fatti contestati a Leonardo Apache La Russa e a Tommaso Gilardoni non configurerebbero un reato di violenza sessuale. L’ipotesi di lavoro si è indirizzata piuttosto verso il reato di revenge porn. In questo senso, i due giovani si sarebbero limitati a diffondere due video privati della serata, senza il consenso della ragazza. Questi elementi, secondo la procura, non giustificherebbero un’aggravante come quella dello stupro.
La scelta di chiedere l’archiviazione premessa su questa nuova ricostruzione ha aperto la strada all’opposizione legale. Il dubbio principale riguarda la natura dell’episodio: se si tratti di una violazione della privacy o di un atto di violenza sessuale. La magistratura ha quindi valutato la documentazione e le dichiarazioni raccolte finora, ricalibrando le accuse e la tipologia di reato contestato.
la decisione della gip e i possibili scenari processuali
La giudice per le indagini preliminari Rossana Mongiardo ora deve prendere una decisione. La sua scelta sarà fondamentale per l’andamento dell’inchiesta. Può accogliere la richiesta di archiviazione e chiudere il procedimento, oppure procedere con nuove indagini. In alternativa, la gip può ordinare l’imputazione coatta, facendo passare il caso in fase di giudizio.
L’udienza per discutere l’opposizione sarà fissata nelle prossime settimane. Se l’imputazione coatta verrà disposta, Leonardo Apache La Russa e Tommaso Gilardoni dovranno affrontare un processo per i fatti contestati. Al momento, nonostante le accuse di revenge porn, la delicata vicenda resta al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità giudiziarie.
l’opposizione alla richiesta di archiviazione: il ruolo dell’avvocato della presunta vittima
Stefano Benvenuto, legale che rappresenta la ragazza che ha presentato la denuncia, ha depositato un atto di circa quaranta pagine indirizzato alla gip Rossana Mongiardo. Nel documento si chiede espressamente di rifiutare l’istanza della procura che mira ad archiviare il procedimento. Lo scopo è far riprendere il percorso giudiziario su Leonardo Apache La Russa e Tommaso Gilardoni con la formulazione di una imputazione coatta.
L’avvocato sostiene che gli elementi a disposizione richiedano un approfondimento più deciso rispetto a quanto richiesto dalla procura. Sottolinea che la vittima ha diritto a un processo che chiarisca i fatti, mettendo in discussione gli esiti delle indagini preliminari. L’opposizione è stata presentata pochi giorni dopo l’istanza di archiviazione richiesta dalla pm Rosaria Stagnaro e dall’aggiunta Letizia Mannella, datata 8 aprile.