Ora legale 2025: il cambio orario segna risparmi energetici e benefici ambientali

Ora legale 2025: il cambio orario segna risparmi energetici e benefici ambientali

Il passaggio all’ora legale nel 2025 promette risparmi energetici significativi e riduzione delle emissioni di CO2, contribuendo a un futuro più sostenibile per famiglie e ambiente.
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Ora legale 2025: il cambio orario segna risparmi energetici e benefici ambientali - Gaeta.it

Il passaggio all’ora legale non è solo un cambio di orario, ma un evento che si ripercuote su famiglie, imprese e ambiente. Nel 2025, il passaggio dall’ora solare a quella legale avverrà nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo. Questa modifica di un giorno rispetto al 2024 si traduce in giornate più lunghe e, di conseguenza, in potenziali risparmi energetici significativi. Scopriamo i dettagli di questo cambiamento che porta vantaggi economici e ambientali.

Impatto del passaggio all’ora legale sulle spese energetiche

Il passaggio all’ora legale determina un allungamento delle giornate, con conseguente riduzione dell’uso di energia elettrica. Secondo i dati forniti da Terna, la società che gestisce la trasmissione dell’energia in Italia, durante il periodo dell’ora legale nel 2024 il sistema elettrico ha registrato un risparmio di ben 340 milioni di kWh. Questo valore è equivalente al fabbisogno annuale di circa 130 mila famiglie, traducendosi in un vantaggio economico per i cittadini che si aggira attorno ai 75 milioni di euro.

Le attese per il 2025 sono simili, dato che le famiglie italiane potranno continuare a beneficiare di queste misure di risparmio energetico. Seppur potrebbe sembrare una variazione minima, lo spostamento in avanti delle lancette dall’1 all’2 della mattina il 30 marzo rappresenta una strategia per incentivare un consumo più responsabile di energia elettrica, contribuendo alla sostenibilità economica delle famiglie.

Effetti ambientali: riduzione delle emissioni di CO2

Oltre al risparmio economico, l’ora legale ha un impatto significativo sull’ambiente. Con l’aumento della luce naturale nelle ore serali, diminuisce la dipendenza dall’illuminazione artificiale, permettendo così una riduzione delle emissioni di anidride carbonica . Nel 2024, il minor consumo di energia ha portato a evitare emissioni per circa 160 mila tonnellate di CO2 nel periodo che va da marzo a settembre.

Il taglio delle emissioni non solo contribuisce a migliorare la qualità dell’aria, ma rappresenta anche un passo significativo verso l’obiettivo di contenere il cambiamento climatico. Questo aspetto non è trascurabile, specialmente in un momento storico in cui la sostenibilità è diventata un imperativo globale. Il minor inquinamento atmosferico, venendo incontro agli obiettivi europei sul clima, si propone di costruire un futuro più verde.

Risparmi cumulati: un traguardo di 2,2 miliardi di euro in vent’anni

L’impatto economico e ambientale del passaggio all’ora legale si fa ancora più evidente se si considera un lasso di tempo più lungo. Secondo l’analisi di Terna, dal 2004 al 2024, i risparmi in termini di energia elettrica sono stati superiori a 11,7 miliardi di kWh. Questo non si traduce solo in minori consumi, ma anche in un risparmio economico complessivo per i cittadini che si attesta attorno ai 2,2 miliardi di euro.

Questo risultato è un chiaro esempio di come un piccolo cambiamento, come il passaggio all’ora legale, possa portare a benefici collaterali così ampi nel corso degli anni. Le aziende e le famiglie sono state avvantaggiate, mentre si costruisce una consapevolezza collettiva sull’uso dell’energia e sulla necessità di adottare comportamenti sostenibili.

La prossima modifica dell’ora, quindi, non è solo un semplice spostamento delle lancette. È un segno di un impegno, sia individuale che collettivo, nella riduzione dei costi energetici e nella salvaguardia del nostro pianeta, mentre ci prepariamo ad affrontare un futuro sempre più consapevole e responsabile.

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