Orogel, brand specializzato in verdure fresche surgelate, ha avuto un ruolo centrale nella rassegna C’è+Gusto, tenutasi a Bologna il 12 e 13 ottobre. Durante questo importante evento, che celebra le eccellenze del made in Italy, si sono svolte masterclass e dibattiti, analizzando il valore degli ingredienti e delle tecniche culinarie. In particolare, Orogel ha presentato i vantaggi degli ortaggi surgelati, sottolineando la loro versatilità in cucina e le proprietà nutrizionali che ne fanno un’ottima scelta per i consumatori.
Le masterclass di C’è+Gusto: cucina e surgelazione
Nell’ambito delle masterclass, particolarmente significativa è stata la sessione “Cucinare bene con i surgelati”, moderata dal giornalista Roberto Pavanello de La Stampa. Qui si è discusso dell’impatto della surgelazione, che ha radicalmente cambiato le abitudini culinarie degli italiani. Luca Pagliacci, vicepresidente dell’Istituto Italiano Alimenti Surgelati e responsabile marketing di Orogel, ha esposto chiaramente i meriti delle verdure surgelate, tra cui la possibilità di disporre di materie prime eccellenti tutto l’anno, superando il limite della stagionalità.
Durante l’intervento, Pagliacci ha spiegato che il processo di surgelazione consente di mantenere intatte le caratteristiche nutrizionali e organolettiche dei vegetali, eliminando i problemi legati alla deperibilità dei prodotti freschi. Secondo le parole di Pagliacci, i surgelati possono essere definiti “long fresh”, riflettendo la loro capacità di preservare per lungo tempo le qualità dei vegetali. Questo non solo permette un risparmio di tempo e risorse in cucina, ma significa anche che i consumatori possono integrare un maggiore apporto di verdure nella loro dieta, contribuendo così alla lotta contro lo spreco alimentare.
Innovazione e tradizione: il dibattito sulla cucina moderna
In aggiunta alla masterclass, si è svolto un incontro intitolato “I dialoghi di gusto: innovare la cucina senza perderne l’essenza”, condotto da Giulia Cimpanelli de La Repubblica. Questo dibattito ha visto la partecipazione di importanti figure del settore, tra cui Luca Pagliacci, lo chef Terry Giacomello e il gelato maker Simone Bonini. Il focus principale è stato sulla tecnologia della surgelazione e su come essa abbia trasformato non solo i processi produttivi, ma anche l’esperienza culinaria dei consumatori.
Un tema centrale emerso durante la discussione è stata la distinzione tra surgelazione e congelazione, spesso confusa dal pubblico. Pagliacci ha condiviso che il metodo di conservazione più naturale per i vegetali è, appunto, il freddo. Ha evidenziato come i vegetali Orogel siano coltivati rispettando le pratiche agronomiche sostenibili e i calendari di raccolta, garantendo che i prodotti vengano raccolti al preciso momento di maturazione. Questo approccio consente di mantenere inalterato il bouquet nutrizionale e organolettico delle verdure, senza ricorrere all’utilizzo di conservanti.
Qualità delle materie prime e sostenibilità
La qualità dei prodotti è un tema cardine per Orogel. Pagliacci ha spiegato che tutte le verdure sono coltivate da agricoltori locali, garantendo la migliore qualità delle materie prime. La prossimità geografica tra i campi di coltivazione e gli stabilimenti di produzione consente di gestire rapidamente il processo di surgelazione, che avviene nell’arco di poche ore dalla raccolta. Questo sistema assicura freschezza e mantiene le proprietà nutrizionali degli alimenti.
Inoltre, la logica alla base della filiera di Orogel è quella della sostenibilità. L’azienda punta su metodi di agricoltura che rispettano l’ambiente e utilizzano risorse naturali in maniera efficiente. Grazie a questi principi, la surgelazione diventa non solo un metodo di conservazione, ma un passo fondamentale per una grande varietà di usi in cucina, consentendo ai consumatori di utilizzare solo la quantità di prodotto necessaria, evitando gli sprechi.
Attraverso il suo impegno verso l’innovazione, la qualità e la sostenibilità, Orogel si pone non solo come un marchio di riferimento nel panorama alimentare italiano, ma anche come ambasciatore di una cultura alimentare consapevole e rispettosa dell’ambiente.
Ultimo aggiornamento il 15 Ottobre 2024 da Armando Proietti